Zucchero a San Francisco: Black Cat Tour 2017
Zucchero LIVE in San Francisco: Black Cat Tour 2017
Una notte di pura magia italiana
A night of pure Italian magic
Ieri sera al Palace of Fine Arts di San Francisco, si è radunata la comunità italiana della Bay Area per un evento imperdibile. Cosa ha attirato tutti gli espatriati e gli amanti della musica italiana? Niente meno che ZUCCHERO e il suo tour “Black Cat”. Il cantante italiano sta attualmente girando gli Stati Uniti, presentando le canzoni del suo ultimo album, “Black Cat”. San Francisco è stata la quarta tappa delle 22 previste negli USA.
Last night at San Francisco’s Palace of Fine Arts, the Italian community of the Bay Area gathered for an unforgettable event. What brought all the expats and Italian music fans together? None other than ZUCCHERO and his “Black Cat” tour. The iconic Italian singer is currently touring the United States, debuting songs from his latest album, “Black Cat.” San Francisco marked the fourth stop of his 22-city U.S. tour.
Una location perfetta per “la città della nebbia”
What a venue for “Fog City”!
Il Palace of Fine Arts, con i suoi romantici archi di pietra che richiamano i templi romani e la sua vicinanza al Golden Gate Bridge, è stato il luogo perfetto per godere delle nuove sonorità di questo leggendario rocker italiano. Ma è stato quando Zucchero ha iniziato a suonare i suoi brani classici, quelli che il pubblico aspettava con ansia, che la serata è diventata indimenticabile!
The Palace of Fine Arts, with its romantic stone arches reminiscent of Roman temples and its proximity to the Golden Gate Bridge, was the ideal venue to bask in the sultry new sounds of this legendary Italian rocker. But it was when Zucchero transitioned to his classic hits—the ones the crowd was craving—that the night truly came alive!
La comunità italiana si riunisce
The Italian community comes together
Entrando nella hall prima del concerto, sono stata accolta da molti volti familiari di amici italiani provenienti da tutta la Bay Area. Sembrava che chiunque avesse un pizzico di italianità o fosse un fan della musica italiana fosse venuto ad ascoltare questo celebre cantante, popolare sin dagli anni ’70.
Walking into the lobby before the show, I was greeted by many familiar faces of Italian friends from all over the Bay Area. It seemed everyone with a bit of Italian heritage—or simply a love for Italian music—had turned out to see this iconic performer, a star since the early ‘70s.
Zucchero: un’energia senza tempo
Zucchero: Timeless energy
Zucchero ha dimostrato ieri sera di avere ancora “quel qualcosa.” Fin dalla prima nota della sua chitarra, il pubblico era elettrizzato. Ben presto la gente ballava nei corridoi e cantava a squarciagola i ritornelli più famosi. Durante le pause tra un brano e l’altro, si sentivano voci gridare: “Bellissssss-imo Zucch! Sei fantastico!”
Zucchero proved last night that he’s still got “it.” From the first note of his guitar, the audience was electrified. Soon, people were dancing in the aisles and singing along to every well-known chorus. Between songs, shouts of “Bellisssss-imo Zucch! Sei fantastico!” echoed through the venue.
Forse il pubblico sentiva nostalgia dell’Italia e desiderava connettersi con un pezzo della propria terra. Ma credo che la vera ragione del suo successo sia il mix unico di blues, gospel, rock’n’roll, e ritmi funky che rende Zucchero attuale oggi come vent’anni fa. Riesce a conquistare sia le vecchie che le nuove generazioni, un talento che pochi artisti possiedono.
Perhaps the crowd was nostalgic for Italy, longing for a connection to their homeland. But I believe the real reason for Zucchero’s enduring appeal is his unique blend of blues, gospel, rock’n’roll, and funky beats. It keeps him as fresh and relevant today as he was two decades ago. He has the rare ability to captivate both older and younger generations alike.
Ancora un’ultima volta
One last encore
Anch’io mi sono ritrovata a cantare e ballare con il pubblico ieri sera. Sono stata particolarmente felice quando Zucchero ha concluso il concerto con la canzone “Devil in Me!” Questo brano compare nel mio romanzo “Dreaming Sophia,” a cui ho dedicato addirittura un intero capitolo! È stato un finale poetico per una serata perfetta. Grazie, Zucchero!
I, too, found myself singing and dancing along with the crowd last night. I was especially thrilled when Zucchero ended the concert with the song “Devil in Me!” This track features prominently in my novel Dreaming Sophia, where I’ve even dedicated an entire chapter to it. It was a poetic end to a perfect evening. Thank you, Zucchero!
Zucchero – Diavolo in Me
Read the novel that was inspired by Sophia Loren and Zucchero!
Dreaming Sophia
Dreaming Sophia is a magical look into Italy, language, art, and culture. It is a story about turning dreams into reality and learning to walk the fine line between fact and fantasy. When tragedy strikes, Sophia finds herself alone in the world, without direction and fearful of loving again. With only her vivid imagination to guide her, she begins a journey that will take her from the vineyards in Sonoma, California to a grad school in Philadelphia and, eventually, to Italy: Florence, Lucca, Rome, Verona, Venice, and Val d’Orcia. Through dreamlike encounters, Sophia meets Italian personalities—princes, poets, duchesses, artists, and film stars— who give her advice to help put her life back together. Following a path that takes her from grief to joy, she discovers the source of her creativity and learns to love again, turning her dreams into reality.
Anche noi vedevamo Zucchero in Michigan 25 Marzo. Il posto per il concerto era piccolo forse un mille sedie. Molto intimo. Si si tante persone che amavano non solo l Italia ma la musica di Zucchero. Molto commozione quando lui cantava Miserere con un introduzione di Pavarotti. Mi sentivo a lacrime. Una sera fantastico. Un ricordo non mai dimenticare
Ciao Giuseppe e Gloria! Fantastico. Il posto per il concerto da noi era anche molto piccolo. Però sette anni fa quando ha cantato ad un bar di paese vicino a me – vivo vicino a San Francisco nel south bay- il posto era così piccolo è stato quasi possibile toccare il cantante mentre cantava!! 😉
D’accordo. è stato un momento molto molto bello quando ha cantato con Pavarotti.