C’è stato un raduno degli italiani a San Francisco ieri sera, al Palace of Fine Arts. Che cos’è che ha riunito tutti gli espatriati che vivono nella zona della baia? Nientemeno che Zucchero e il suo Black Cat tour di concerti. Attualmente, il cantante è in tour per gli Stati Uniti interpretando le canzoni del suo album più recente. San Francisco è la 4° tappa di 22 che ha intenzione di fare negli Stati Uniti.
It was a gathering of the Italians in San Francisco last night at the Palace of Fine Arts. What brought all the ex-pats living in the Bay Area together? None other than ZUCCHERO and his Black Cat concert. Currently, the Italian singer is touring the United States debuting songs from his most recent album “Black Cat.” San Francisco is the 4th out of 22 stops he plans to make in the US.
Mamma mia che posto per tenere un concerto
qui nella città della nebbia!
What a venue to hold his concert here in “Fog City”!
Il palazzo delle belle arti con le sue romantiche arcate in pietra che ricordano quelli dell’antica Roma, situato a due passi dal Golden Gate Bridge, è stato il posto ideale per ascoltare i nuovi suoni sensuali di questa icona della musica rock italiana. Comunque, è stato quando Zucchero ha cantato le canzoni classiche, che la folla voleva sentire, che hanno mandato il pubblico in delirio!
The Palace of Fine Arts with its romantic stone arches reminiscent of Roman temples situated a stone throw away from the Golden Gate Bridge was an ideal spot to revel in the new sultry sounds of this iconic Italian rock-n-roller. But, it was when Zucchero switched to classic favorites, that the crowd was craving to hear, that he brought the house down!
Entrata nell’atrio, prima dello spettacolo, sono stata accolta da tantissimi amici provenienti da tutta la Bay Area. Sembrava che tutti quelli con un po’ d’italiano dentro o che sono appassionati della musica italiana, fossero lì per sentire questo famoso cantante che è popolare fin dai primi anni settanta.
Walking into the lobby before the show, I was greeted by many familiar faces of Italian friends from all over the Bay area. It seemed everyone with a bit of Italian inside of them or fans of Italian music had turned out to hear this famous Italian singer who has been popular ever since the early ‘70s.
Nonostante la sua età, Zucchero ha dimostrato ieri sera che sa ancora fare ed è anche in forma. Il pubblico era elettrizzato già dalla prima nota che ha suonato sulla chitarra. Ben presto si ballava nelle navate laterali e le voci si levavano all’unisono per cantare con la band quei versi ben noti. Nelle pause le persone gridavano: “Bellll-isssss-imo Zucch! Sei fantastico!”
Despite his age, Zucchero proved last night that he has still has got “it.” The audience was electrified from the first note struck on his guitar. Soon there was dancing in the aisles and voices raised in unison to sing with the band all the well-known verses. In between sets, people were calling out “Bellll-isssss-imo Zucch! Sei fantastico!”
Forse la folla sentiva un po’ di nostalgia per l’Italia e desiderava rinnovare una connessione con la Patria. Inoltre penso che la miscela unica di blues, gospel, rock-n-roll e ritmi “funky” e l’insolito mix sonoro, lo facciano restare sulla cresta dell’onda, proprio come lo era vent’anni fa. Può raggiungere con la sua bravura le generazioni più vecchi, ma piace pure ad un pubblico più giovane.
Perhaps the crowd was a bit nostalgic for Italy and longed to connect to a piece of their homeland. But more than that, I suspect that Zucchero’s unique blending of blues, gospel, rock-n-roll and funky beats and unusual sound mixtures, keeps him popular and relevant today as he was twenty years ago. To his credit, he can play to an older generation, yet still please a younger audience as well.
Anch’io saltavo dalla sedia per ballare e cantare insieme a tutti gli altri ieri sera. Sono rimasta particolarmente contenta quando Zucchero ha finito il suo concerto con la canzone “Diavolo in me!” È la canzone di cui io parlo nel romanzo “Dreaming Sophia.” Infatti ho intitolato un capitolo con il nome di questa canzone! Per me, è stato un finale poetico a una serata perfetta. Grazie per questo, Zucchero!
I too was jumping up out of my seat and singing along with everyone else last night. I was particularly pleased when Zucchero ended his concert with the song “Devil in Me!” It is the song that I feature in my novel about Italy called “Dreaming Sophia.” In fact, I name an entire chapter after this song! For me, it was a poetic end to a perfect evening. Thank you for that Zucchero!
Naturalmente, ci sono stati altri bis dopo la canzone conclusiva. La folla di San Francisco non aveva fretta di vedere Zucchero lasciare il palco!
Of course, there were several more encores after the concluding song. The San Francisco crowd was in no hurry to see Zucchero leave the stage!
Se avete la possibilità, andate a vedere Zucchero in concerto. Sta per tornare a New York e poi andrà nel sud e sud-ovest prima di tornare in Italia.
If you get a chance, see Zucchero in concert. He is heading back East shortly to New York and making a sweep down through the south and southwest before heading back to Italy.
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Anche noi vedevamo Zucchero in Michigan 25 Marzo. Il posto per il concerto era piccolo forse un mille sedie. Molto intimo. Si si tante persone che amavano non solo l Italia ma la musica di Zucchero. Molto commozione quando lui cantava Miserere con un introduzione di Pavarotti. Mi sentivo a lacrime. Una sera fantastico. Un ricordo non mai dimenticare
Ciao Giuseppe e Gloria! Fantastico. Il posto per il concerto da noi era anche molto piccolo. Però sette anni fa quando ha cantato ad un bar di paese vicino a me – vivo vicino a San Francisco nel south bay- il posto era così piccolo è stato quasi possibile toccare il cantante mentre cantava!! 😉
D’accordo. è stato un momento molto molto bello quando ha cantato con Pavarotti.