Venezia non sta affondando, si sta rimpicciolendo!

Venice Isn’t Sinking—It’s Shrinking!

Un ospite speciale: Diego Cattaneo ci racconta la sua Venezia
A Special Guest: Diego Cattaneo Shares His Venice

Sono entusiasta di presentarvi il mio collega e partner a Venezia, Diego Cattaneo, direttore della Venice Italian School. Diego, nato a Venezia, si è laureato a Bologna e insegna italiano dal 2000. È appassionato di insegnare la lingua tanto quanto io lo sono di impararla! Insieme abbiamo deciso di promuovere lo studio della lingua italiana nella sua città natale. Ad aprile 2013 condivideremo un’esperienza di immersione linguistica e culturale di 10 giorni per chi ama la lingua e vuole scoprire Venezia. Nel suo primo blog come ospite, Diego ci parla con orgoglio della nuova generazione di veneziani e spiega la situazione attuale della città.

I’m excited to introduce my collegue and partner in Venice Diego Cattaneo, the director of Venice Italian School. Born in Venice, Diego graduated in Bologna and has been teaching Italian since 2000. He is as passionate about teaching the language as I am about learning it! Together, we decided to support the idea of studying Italian in his hometown. In April 2013, we’ll share a 10-day immersive language and cultural experience for those who love the language and want to explore Venice. In his first guest blog, Diego proudly talks about a new generation of Venetians and explains the city’s current situation.

Ecco Diego — Here’s Diego!

Nel 2012, due tormentoni si sono distinti: “Portami su” di Giorgia e “Il Pulcino Pio”. Mentre il brano di Giorgia era orecchiabile e piacevole, “Il Pulcino Pio” è entrato nella storia per motivi molto diversi. È una delle canzoni più assurde che abbia mai sentito! Non ha molto senso e mi ricorda degli scoiattoli che sgranocchiano.

In 2012, two summer hits stood out: Giorgia’s “Portami su” and “Il Pulcino Pio.” While Giorgia’s track was catchy and enjoyable, “Il Pulcino Pio” made history for entirely different reasons. It’s one of the most absurd songs I’ve ever heard! It makes no sense and reminds me of squirrels munching away.

Venezia sott’acqua? Davvero?
Venice Underwater? Really?

Venezia sott’acqua? Ancora!! San Marco trasformata in una grande piscina dove i turisti si divertono a fare il bagno in novembre? O ancora: Venezia che affonda, sprofonda e aspetta rassegnata uno tsunami adriatico?

Venice underwater? Again!! Piazza San Marco turned into a giant swimming pool where tourists splash around in November? Or worse: Venice sinking, collapsing, and waiting for an Adriatic tsunami to finish her off?

Io, da veneziano, credo che i media internazionali siano un po’ troppo “apocalittici.” Venezia NON sta affondando, e l’acqua alta NON sommergerà la città. Certo, l’acqua alta è un problema serio. Da bambino, ricordo le “sirene” notturne della Seconda Guerra Mondiale. Che paura svegliarsi nel cuore della notte con quell’allarme!

As a Venetian, I think the international media are being a bit too “apocalyptic.” Venice is NOT sinking, and high water will NOT swallow the city. Of course, acqua alta is a serious issue. As a child, I remember the midnight sirens left over from World War II. Waking up to that alarm in the dead of night was terrifying!

La fatica quotidiana dei veneziani
The Daily Struggle for Venetians

Ricordo la stanchezza di mio padre. Aveva due negozi di abbigliamento a rischio: al suono della sirena, correva a montare le barriere a casa e poi, sempre di corsa, nei negozi. Salvava la merce alzandola di un metro e mezzo da terra e aspettava che la marea passasse (6 ore su, 6 ore giù) per poi pulire, sciacquare e rimettere tutto a posto. Solo allora iniziava la “normale” giornata lavorativa. Che fatica!

I remember my father’s exhaustion. He had two clothing stores at risk: when the siren sounded, he rushed to put up barriers at home and then ran to his shops. He saved the merchandise by lifting it five feet off the ground and waited for the tide to pass (six hours up, six hours down) before cleaning, rinsing, and putting everything back in order. Only then could he begin his “normal” workday. What an ordeal!

Non Atlantide, ma Venezia!
Not Atlantis—It’s Venice!

Eppure, nonostante i titoli dei media, Venezia NON è una seconda Atlantide in attesa di scomparire! L’acqua alta arriva solo in un periodo limitato dell’anno (tra novembre e febbraio) e colpisce soprattutto alcune zone basse della città, come Piazza San Marco, e chi vive o lavora al pianoterra.

And yet, despite the headlines, Venice is NOT a second Atlantis waiting to disappear! Acqua alta occurs during a short period of the year (between November and February) and mainly affects low-lying areas like Piazza San Marco and those living or working on ground floors.

Il vero problema? Venezia si svuota.
The Real Issue? Venice Is Emptying Out.

Quello che davvero preoccupa noi veneziani non è l’acqua alta, ma la bassa popolazione. Negli ultimi 30 anni, la città ha perso 25.000 residenti, e il numero di chi parte continua a crescere. Il problema non è il sinking (affondamento), ma lo shrinking (spopolamento).

What truly worries us Venetians isn’t the high water but the low population. In the last 30 years, the city has lost 25,000 residents, and more people leave each year. The problem isn’t sinking—it’s shrinking.

Perché i veneziani se ne vanno?
Why Do Venetians Leave?

Venezia è cara, carissima! Il costo delle case è fuori portata per i giovani. Molti dicono anche che “Venezia è scomoda”: niente macchine, bisogna camminare ovunque, anche con le borse della spesa. E poi “Venezia è troppo turistica”—maschere e souvenir ovunque. Ma io, dove vado a comprare il latte?

Venice is expensive—extremely expensive! Housing costs are out of reach for young people. Others complain that “Venice is inconvenient”: no cars, so you walk everywhere, even with grocery bags. And then there’s “Venice is too touristy”—masks and souvenir shops are everywhere. But where can I go to buy milk?

Una nuova generazione di veneziani che resiste
A New Generation of Resilient Venetians

Eppure, c’è una Venezia che resiste. Una nuova generazione di artigiani e imprenditori sceglie di rimanere. Nonostante le difficoltà, lavorano per innovare e mantenere vive le tradizioni veneziane. Alberto insegna a vogare “alla veneta,” Stefano organizza giri in bicicletta al Lido, e io, con mia sorella Lucia, abbiamo aperto la Venice Italian School per condividere con gli studenti la Venezia più autentica: la lingua, i cibi, i vini e le tradizioni della nostra città.

And yet, there’s a Venice that resists. A new generation of artisans and entrepreneurs has chosen to stay. Despite the challenges, they work to innovate and keep Venetian traditions alive. Alberto teaches Venetian-style rowing, Stefano organizes bike tours on the Lido, and I, together with my sister Lucia, founded the Venice Italian School to share the real Venice with students: its language, food, wines, and traditions.

Grazie di cuore a Diego per aver condiviso con noi i suoi pensieri e la sua passione per Venezia! È sempre un piacere collaborare con lui e scoprire la vera anima della città attraverso i suoi occhi. Non vedo l’ora di tornare a Venezia e lavorare ancora insieme a lui durante un altro programma italiano targato Matta. Ci aspetta una nuova avventura linguistica e culturale nella magica Venezia! A presto, Diego!

A big thank you to Diego for sharing his thoughts and passion for Venice with us! It’s always a pleasure to collaborate with him and discover the true soul of the city through his eyes. I can’t wait to return to Venice and work with him again during another Matta Italian Program. A new linguistic and cultural adventure in magical Venice awaits us! See you soon, Diego!

Giovani italiani che lasciano l’Italia
Young Italians Leaving Italy Read

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3 Comments

  1. Grazie a Rabb-it sono passata a dare un’occhiata a questo blog, in generale, e a questo post, in particolare.
    Wow!
    Se non fossi italiana correrei subito ad imparare l’italiano a Venezia.
    Bella iniziativa, complimenti!