Mi alzo dal letto alle sette della mattina. Mi lavo i denti, mangio l’albume di un’uovo, bevo tè verdi. Accendo il computer, rispondo alle email, ascolto i messaggi telefonici, pubblico foto su Facebook. Mi aggiorno della notizia mondiale. Il mio cuore si spezza delle notizie dal Giappone. Mi prendo cura della casa, il cane, i ragazzi. Faccio le commissioni, il bucato, la spesa. Faccio ordine dalla disordine, preparo i pasti e metto i piatti nella lavastoviglie. Organizzo giunchiglie in un vaso. Adoro le giunchiglie gialle. Tutto a posto. Una vita normale.
Scrivo i blog, faccio due chiacchiere con le amiche italiane, vado alle riunioni e scambio messaggi con gli amici su Twitter. Porto i ragazzi alla scuola, alle prove del teatro e alle pratiche di baseball. Cammino con il cane ogni giorno alle otto. Vado in palestra. Frequento una classe di sollevamento pesi. Lo detesto. Mi fa bene, se non mi uccide prima. Vado a yoga. Non lo detesto, infatti è una buona cosa. Respiro. Sorrido. Tutto a posto. Una vita normale.
Dopo la scuola aiuto il figlio minore con il suo compito, saluto mia figlia quando lei esce per assistere ad una partita di basket, e accolgo il mio figlio secondo quando lui ritorna da una pratica di nuoto. Faccio un text al figlio maggiore ancora all’università, per vedere come sta lui, che sta studiando per l’esame di ammisione di giurisprudenza. Mio marito viaggia per affari. Ci parliamo al telefono. Amici. Coppia. Amore. Tutto a posto. Una vita normale.
Disegno le illustrazioni per l’opuscolo per uno spettacolo alla scuola superiore. Necessario trasformare una migliaia delle foto in Photoshop prima che il lavoro sia finito. Faccio un sito web per un cliente, disegno un logo per un altro e invento pubblicità per una marca di yogurt. Pago le bollette, mi preoccupo della ragioneria e poi esco per fare lo shopping al mercato e fare piena la macchina di benzina. Impegni. Compiti. Fastidi. Tutto a posto qui. Una vita normale.
Yoga. Amici. Pioggia. Lavoro. Clienti contenti. Ragazzi a scuola. Cane affettuoso. Marito che mi vuole bene. Cibo caldo. Giunchiglie gialle. Giorno tranquillo. Vino rosso.
Sì. Tutto a posto. Affari ben fatto. Una vita normale.
Vita Normale Ballad : Viadimezzo Band
In questo giorni mi capita di fermarmi nel mezzo di qualcosa e pensare ai giapponesi senza tetto, senza luce, senza cibo e acqua a sufficienza. Soprattutto ai bambini. Mi domando come vivano questa tragedia, soprattutto quelli che sono rimasti soli. La vita ridotta all’essenziale e pure quello non facile da ottenere. E’ molto triste, molto triste.
La tua non è una “vita normale”. E’ la vita di una persona fortunata, e per questo meno “normale” di tante altre 🙂