É un lamento universale dei genitori dappertutto. I nostri bambini crescono in fretta e in un batter d’occhio loro vanno da giocare con le bambole a divertirsi con iphone e computer. Il momento della magia, dell’innocenza e della fantasia non dura a lungo e quando i nostri bimbi attraversano la soglia che separa la loro fanciullezza dal mondo degli adulti, è sempre un momento agrodolce per noi genitori. Inaspettatamente siamo colpiti e i nostri cuori sono spezzati un po’. Siamo commossi, non perché non hanno bisogno di noi nello stesso modo di prima (però anche quello stringe il cuore), ma perché in un baleno i nostri piccoli tesori spariscono e non esistono più. Loro si trasformano e diventano più come noi adulti, meno spensierati e più preoccupati degli impegni. La fantasia finisce e la realtà comincia.
Dunque quando ho visto Toy Story 3 con mio marito e i nostri due ragazzi, nonostante ci siamo divertiti per la trama espressiva e spassosa che ci ha tenuto incollato alle poltrone, e la straordinaria abilità di Pixar di fare bellissime immagini vere sul computer, eravamo anche sull’orlo delle lacrime più di una volta. Il film ci ha fatto pensare alla brevità dell’infanzia e ci ha fatto ricordare che proprio i nostri figli stanno crescendo in fretta e che stanno trasformandosi in altre creature davanti ai nostri occhi! Loro non sono gli stessi piccoli innocenti che giocavano con i pupazzi di Guerre Stellari o che hanno indossato i costumi dei Power Rangers. Sigh… Allora durante il film, mio marito ed io ci siamo trovati a cercare le nostre mani per tenerle strette e darci sostegno… e sì, con l’altra mano cercavamo i fazzoletti…
E sembra che non eravamo da soli…ecco un commento di quest’italiano che ha visto Toy Story 3 ie ha lasciato un commento sull’Espresso:
Ho 51 anni ed ho accompagnato mio figlio di 14 proprio giovedi’ scorso a vederlo, qui in Sudafrica e’ gia’ uscito, posso solo dirvi che in alcune scene mi sono emozionata fino alle lacrime. E’ bellissimo non solo per la grafica ma soprattutto per la storia, la solidarieta’ all’interno di questo gruppo di giocattoli contro il cattivo di turno mi ha riportato indietro alla mia giovinezza dove gli studenti scioperavano con gli operai e viceversa. CONSIGLIO A TUTTI DI VEDERLO e di fare tesoro del MESSAGGIO che un semplice cartone animato da’ soprattutto al pubblico ADULTO.
Il riassunto di Toy Story 3? In breve…ancora una volta un “road movie”!
Andy è in partenza per il college, sta svuotando la sua stanza e la madre lo obbliga a scegliere che fare dei vecchi giocattoli. Loro, i giocattoli, già conoscono il proprio destino, da anni Andy non gioca più come lo vediamo fare nella fenomenale sequenza d’apertura (un gioiello di racconto caotico infantile), volubili come sono però rimangono offesi dal trattamento riservatogli e quando un malinteso li fa finire nello scatolone destinato all’asilo di Sunnyside prendono l’evento di buon grado. Solo Woody, testardo, irriducibile e affezionato, continua a credere che il loro posto sia con il padrone. Gli altri lo capiranno quando scopriranno come in realtà Sunnyside sia una prigione dalla quale è impossibile evadere, gestita con pugno di ferro da una congrega di giocattoli feriti dall’abbandono dei propri padroni.
Come e’ bello ciò che hai scritto Melissa! E sapessi quante volte penso al momento in cui le mir figlie non usciranno più con me… Inizieranno a camminare da sole… Questa cosa ogni tanto mi rattrista perché vorrei vederle sempre spensierate come lo sono adesso…. Ma so bene che questo e’ il corso naturale della vita…. E mi do coraggio pensando che noi genitori saremo attenti osservatori e pronti a sostenerli sempre… Grazie per aver condiviso questo MERAVIGLIOSO post! Ciao!
Mi sento in colpa! sto per fare una selezione di giochi da portare all’asilo perchè la camera di Davide sta esplodendo!
Non ho visto toystory 3 ma già il tuo riassunto mi ha commosso!
Mi piace molto i tuoi blog Melissa. Sono sempre interessanti e mi stanno aiutando a imparare l’italiano.
Ho un suggerimento per te: Considera la possibilita` di fare pubblicare un libro dei tuoi blog.