L’Umbria è stata chiamata il “cuore verde d’Italia” in quanto si trova nel centro d’Italia ed è l’unica regione italiana completamente chiusa a terra. È composto da dolci colline e verdi vallate, città storiche e villaggi che sono culturalmente affascinante, con civiltà che risalgono al bronzo e ferro età. Ho viaggiato molte volte in Umbria, Perugia (casa dei Baci Perugina), Spoleto e Assisi. Ho trascorso molto tempo con gli amici a Montefalco, dove ho degustato i più deliziosi vini di Sagrantino e pasta a base di gustosi tartufi umbri.
Umbria has been called the “green heart of Italy” as it is located in central Italy and is the only Italian region completely land locked. It is made up of rolling hills and green valleys, historic towns, and villages that are culturally fascinating, with civilizations that date back to the Bronze and Iron ages. I traveled many times to Umbria, Perugia (home of Baci Perugina), Spoleto, and Assisi. I have spent loads of time with friends in Montefalco, where I have tasted the most luscious Sagrantino wines and enjoyed pasta made with tasty Umbrian truffles.
Ho anche trascorso del tempo a Gubbio (sono io in Piazza Grande di Gubbio nella foto sopra.) Ma fino a questo post ospite sulla “Corsa dei Ceri a Gubbio” di Irene delle Best Italian Classes (il mio nuovo language affiliate e partner nel crimine – guardate dall’altra parte Don Matteo!) Non avevo mai sentito parlare di questo “Matto” Festival italiano! Ci sono ancora tante cose da imparare sull’Italia! Irene mi ha anche insegnato una nuova parola… continua a leggere fino alla fine dell’articolo e scopri cos’è!
I’ve also spent time in Gubbio (that’s me in Gubbio’s Piazza Grande in the photo above.) But until this guest post about the “la Corsa dei Ceri a Gubbio” by Irene from Best Italian Classes (my new language affiliate and partner in crime — look the other way Don Matteo!) I’d never heard of this “crazy” Italian festival! There are still so many things to still learn about Italy! Irene also taught me a new word… read on to the end of the article to discover what it is!
The Race of the Candles in Gubbio: a crazy day!
Guest Post by Irene of Best Italian Classes
Non so se Melissa si è mai resa conto che in Umbria c’è una città che fa proprio al caso suo. Per noi umbri, infatti, gli abitanti di Gubbio sono i “matti” della regione. Ci sono varie interpretazioni che spiegano questa reputazione, ma sicuramente uno dei motivi principali è la grande passione con cui vivono la loro festa più importante: la Corsa dei Ceri.
I don’t know if Melissa has ever realized that in Umbria there is a city that is right for her. For us Umbrians, in fact, the inhabitants of Gubbio are the “fools” of the region. There are various interpretations that explain this reputation, but surely one of the main reasons is the great passion with which they live their most important holiday: the Corsa dei Ceri.
Una delle feste più antiche d’Italia
One of the oldest festivals in Italy
La Corsa dei Ceri si svolge ogni anno a Gubbio il 15 maggio. È un rituale antichissimo le cui origini si perdono nella storia. Non è una di quelle feste riscoperte e riproposte dalla popolazione in tempi recenti: è la Corsa dei Ceri anima Gubbio da secoli e secoli. Sicuramente a partire dal XII secolo ha assunto le caratteristiche con cui la conosciamo oggi, ma è molto probabile che abbia delle radici ancora più antiche da ricercare nei rituali pagani legati a Cerere, divinità dei raccolti e della fertilità.
The Corsa dei Ceri takes place every year in Gubbio on May 15. It is an ancient ritual whose origins are lost in history. It is not one of those festivals rediscovered and revived by the population in recent times: the Corsa dei Ceri has been the soul of Gubbio for centuries and centuries. It has certainly taken on the characteristics with which we know it today since the twelfth century, but it is very likely that it has even more ancient roots to be found in the pagan rituals linked to Ceres, deities of crops, and fertility.
Cosa sono i Ceri di Gubbio?
What are the Candles of Gubbio?
In italiano “cero” è una candela di dimensioni un po’ più grandi. I Ceri di Gubbio però sono statue di legno alte circa 5 metri, non sono dei veri e propri ceri. Sono abbinati a tre santi e a tre colori: Sant’Ubaldo (giallo), San Giorgio (blu) e Sant’Antonio Abate (nero). Non corrispondono ai quartieri della città e gli abitanti di Gubbio appartengono a un cero o a un altro secondo la tradizione della loro famiglia. Il 15 maggio molti dei partecipanti indossano una camicia di uno dei tre colori, per mostrare a quale cero sono devoti.
In Italian “cero” means a REALLY BIG candle. The Ceri of Gubbio, however, aren’t really candles but rather, wooden statues about 5 meters high. They represent three saints and each is identified by its own unique color: Sant’Ubaldo (yellow), San Giorgio (blue) and Sant’Antonio Abate (black). The Saints don’t represent any particular neighborhood and the families of Gubbio choose to cheer on a particular saint based on family tradition. On May 15—the day of the race of the Ceri—many of the participants wear the colors of their candle, to show which Saint they are devoted to (and who they want to win the race)!
Cosa succede il 15 maggio: la mattinata.
What happens on May 15: the morning of the race
Gli avvenimenti del 15 maggio si svolgono secondo un programma ben preciso, che inizia la mattina molto presto. Il momento più importante della prima parte della giornata è l’Alzata. Sulla Piazza Grande di Gubbio, in mezzo alla folla, i Ceri vengono messi finalmente in posizione verticale. Nel momento in cui i Ceri vengono alzati, da ogni cero viene buttata in mezzo alla gente una brocca (un vaso di ceramica) che deve cadere per terra e deve rompersi. Può anche capitare che cada sulla testa di qualcuno… l’ho premesso che sono un po’ matti! A questo punto i Ceri partono, trasportati dai “Ceraioli” che molto velocemente fanno tre giri attorno a un palo che si trova al centro della piazza. Poi ogni cero viene portato in giro per la città, fino alla pausa per il pranzo dei Ceraioli, in attesa della corsa vera e propria.
The events of May 15 take place according to a precise program, which begins very early in the morning. The most important moment of the first part of the day is the Rise. In the Piazza Grande of Gubbio, in the middle of the crowd, the candles are placed in a vertical position. The moment the candles are raised, from each candle a pitcher (a ceramic vase) is thrown among the people that must fall on the ground and break. It can also happen that it falls on someone’s head… I have told you that the people in Gubbio are a bit crazy! At this point, the Ceri take off, transported by the “Ceraioli” (the men who carry the wooden candles) who very quickly make three laps around a pole that is in the center of the square. Then each candle is carried around the city, until the lunch break of the Ceraioli, waiting for the actual race.
La Corsa vera e propria
The real race
La corsa si svolge il pomeriggio. Ma non vi ho detto la cosa più importante: non si vince niente! I Ceri vengono trasportati di corsa sempre nello stesso ordine: Ubaldo, Giorgio e Antonio e non si possono sorpassare. La corsa inizia attorno alle sei del pomeriggio e attraversa tutto il centro della città. A metà percorso, i Ceri escono dalle mura della città e iniziano a salire attraverso un sentiero che sale sulla montagna di Gubbio: il Monte Ingino. Lo scopo è riportarli all’interno della Basilica di Sant’Ubaldo, dove rimarranno fino a maggio dell’anno successivo. Quando i Ceri raggiungono la scalinata del chiostro, c’è un piccolo rituale competitivo. I Santubaldari (i ceraioli che trasportano il cero di Sant’Ubaldo) devono cercare di passare attraverso la porta del chiostro per poi chiuderla e non fare entrare gli altri ceri. Se ci riescono, fanno tre giri del chiostro da soli. Se invece i Sangiorgiari impediscono la chiusura della porta, allora entrano tutti i ceri e fanno insieme i tre giri.
The race takes place in the afternoon. But I did not tell you the most important thing: you do not win anything! Ceri are always transported in the same order: Ubaldo, Giorgio, and Antonio and can not be overtaken. The ride starts around six in the afternoon and runs through the city center. Halfway, the Ceri come out of the city walls and begin to climb through a path that climbs the mountain of Gubbio: Mount Ingino. The aim is to bring them back into the Basilica of Sant’Ubaldo, where they will remain until May of the following year. When the Ceri reach the staircase of the cloister, there is a small competitive ritual. The Santubaldari (the ceraioli carrying the candle of Sant’Ubaldo) must try to pass through the door of the cloister and then close it and not let the other candles in. If they succeed, they make three tours of the cloister by themselves. If instead, the Sangiorgiari prevent the closing of the door, then all the candles enter and ake the three turns together.
La Corsa dei Ceri non è per tutti
The Candle Race is not for everyone
L’atmosfera che si può vivere a Gubbio il 15 maggio è indescrivibile. Ma può essere anche pericoloso, e visitare Gubbio per la Corsa dei Ceri non è consigliato a tutti. Bisogna fare attenzione al passaggio dei Ceri, essere pronti a trovarsi in mezzo a molte persone in movimento. Insomma, bisogna essere un po’ matti come gli…. ma come si chiamano gli abitanti di Gubbio? È un aggettivo molto difficile da indovinare, anche per gli italiani. Gli abitanti di Gubbio si chiamano eugubini!
The atmosphere that you can live in Gubbio on May 15 is indescribable. But it can also be dangerous, and visiting Gubbio for the Corsa dei Ceri is not recommended for everyone. You have to be careful of the passage of the candles, and be ready to be among many people on the move. I mean, you have to be a little crazy like the… But what are the people of Gubbio called? It is a very difficult adjective to guess, even for Italians. The inhabitants of Gubbio are called Eugubini!