La grande bellezza: un viaggio tra estetica e significato
The Great Beauty? A Journey Through Aesthetics and Meaning
Un affresco della Roma contemporanea
A portrait of contemporary Rome
La Grande Bellezza” è un film splendido, riccamente tessuto con immagini inusuali che ci catapultano a Roma, nel mondo decadente dell’Italia dell’era Berlusconi. Ambientato a Roma questo film potrebbe essere paragonato a grandi capolavori che hanno catturato l’anima di una generazione italiana, come “Roma Città Aperta” di Roberto Rossellini o “La Dolce Vita” di Federico Fellini. Ogni scena di “La Grande Bellezza” è un piccolo capolavoro incorniciabile, un pezzo d’arte. Ma ciò che rende questo film grande è il fatto che, molto tempo dopo che i titoli di coda sono passati e la colonna sonora si è spenta, il suo messaggio rimane.
“The Great Beauty” is a splendid film, richly textured with unusual imagery that catapults us into Rome and the decadent world of Berlusconi-era Italy. Set in Rome the film can be compared to iconic masterpieces that captured the essence of an Italian generation, such as Roberto Rossellini’s “Rome, Open City” or Federico Fellini’s “La Dolce Vita.” Each scene in “The Great Beauty” is a frameable moment, a small piece of art. But what marks it as a truly great film is how its message lingers long after the credits roll.
Sacralità e profanazione
The sacred and the profane
Attraverso il film, assistiamo a contrasti continui. La sacralità e la profanazione si scontrano senza tregua. Il film inizia con le melodie struggenti di un coro, mentre turisti giapponesi ammirano una fontana romana, emblema della magnificenza di Roma antica. Subito dopo, siamo catapultati in una scena notturna di discoteca, pulsante e sregolata, dove il consumismo e l’arrampicata sociale sembrano essere i nuovi standard della Roma del 2013.
Throughout the film, contrasts abound. The sacred and the profane clash relentlessly. The film opens with the haunting melodies of a choir as Japanese tourists marvel at a Roman fountain, a symbol of ancient Rome’s quintessential magnificence. Abruptly, we are thrown into a pulsating, overindulgent disco nightlife scene where consumerism and social climbing dominate 2013 Rome.
Alla ricerca del significato
In search of meaning
Al centro di questa tempesta di edonismo sfrenato c’è Jep Gambardella, un playboy d’età avanzata che vive di rendita grazie alla reputazione guadagnata con un solo romanzo scritto nei suoi vent’anni. Incontriamo Jep al suo 65esimo compleanno. Dopo aver appreso della morte di un amore giovanile, Jep inizia a riflettere sulla sua vita. Cammina per le strade di Roma catturando impressioni e cercando significato: nei sorrisi dei bambini in un convento, nel relitto della Concordia, nel corpo di una spogliarellista invecchiata, in un piatto di minestrone riscaldato. Lo seguiamo mentre cerca un senso oltre la noia collettiva e il cinismo.
At the center of this storm of unleashed hedonism is Jep Gambardella, an aging playboy living off the fortune and reputation of a single novel written in his twenties. We meet Jep on his 65th birthday. After learning of a past lover’s death, Jep reflects on his life. He wanders the streets of Rome, capturing impressions and seeking meaning: in the smiles of children at a convent, the wreck of the Concordia, the body of an aging stripper, or a bowl of reheated minestrone. We follow him as he searches for significance beyond collective boredom and cynicism.
Vecchio e nuovo
Old and new
Non si può fare a meno di notare i contrasti tra “vecchio” e “nuovo” in questo film. La colonna sonora accentua queste distinzioni con una varietà di stili musicali. L’architettura romana antica si confronta con il design contemporaneo, mentre Jep stesso è un uomo anziano alla deriva in un mare di ricordi giovanili. Il film ci ricorda che la giovinezza lascia il posto alla vecchiaia e, infine, alla morte.
The contrasts between “old” and “new” are striking. The soundtrack heightens these distinctions with a mix of musical styles. Ancient Roman architecture collides with contemporary design, while Jep himself is an old man adrift in a sea of youthful memories. The film reminds us that youth eventually gives way to old age and, ultimately, death.
La bellezza eterna dell’arte
The eternal beauty of art
Forse la grande bellezza è Roma, che si distingue per la sua straordinaria bellezza artistica. L’arte, a differenza della bellezza umana, non invecchia e non muore mai. Oppure, forse, la grande bellezza è la brevissima durata della vita stessa e l’abilità di invecchiare con grazia, accettando le nostre fragilità umane e apprezzando le piccole bellezze quotidiane. Ma spetta a voi vedere il film e trarre le vostre conclusioni.
Perhaps the great beauty is Rome, distinguished by its overwhelming artistic splendor. Art, unlike human beauty, never grows old and never dies. Or perhaps the great beauty is the brevity of life itself and the ability to grow old gracefully, accepting our human frailties and appreciating the small moments of beauty we encounter daily. But it’s up to you to watch the film and draw your own conclusions.
Complimenti per la tua bella recensione,Melissa! Ti vorrei davvero ringraziare perché quel film lo volevo assolutamente vedere, ma pensavo che sarebbe uscito qui in ritardo, come al solito.Dopo aver letto il tuo articolo ,ho dato un’occhiata alla lista dei film da vedere e non ci potevo credere…”La grande bellezza” è uscito al cinema già a dicembre! Vabbè, vado subito a comprare i biglietti e se avrò qualcosa da aggiungere,ritornerò.
Bravissimi, Melissa: Il film e anche la tua recensione!
Eh-eh-eh,Melissa,ho brutte notizie per te! Non ho visto nessun film cosi noioso fin dal 1970 quando ero bambino e ho sbagliato sala cinema.Però stavolta sarei stato lieto di trovarmi ,ad esempio, nella sala 6 dove si stava proiettando “Tarzan 3D.”
Ammetto che la musica era bella ma non capivo un’acca che stava succedendo, tranne che Jeb Gambardella ce l’aveva con qualcosa.Forse con Roma?Con l’arte ?Con la vita? Alla fine Gambardella ha detto che ” la grande bellezza” non l’aveva purtroppo trovato e mi dispiace per lui. Io, invece, sono grato per ogni giorno della mia vita e non smetto mai di meravigliarmi delle cose belle intorno a me.
ehilà Leo! non vedevo l’ora sentire le tue impressioni del film! 😉 Non hai capito un’acca???…ma dai! Anzi penso che tu abbia capito piuttosto bene il messaggio! Beata è la persona che può vivere nel momento e apprezzare la bellezza che ci circonda. Bravo!
Ahi!Forse ho bisogno di guardarlo ancora una volta per capirlo fino in fondo?! Comunque,hai detto bene e sono d’accordissimo. A presto !
Ciao Melissa! Oggi ho scoperto un film ambientato a Sorrento, si chiama all you need is love, c’è l’ex 007 pierce brosnan! Se non l’hai visto Te lo consiglio, così puoi vedere la costiera amalfitana
Ciao Claudio! Grazie per il suggerimento. Cercherò per il film “All you need is love” Voglio vedere la costiera amalfitana di nuovo…e non c’è male che c’è anche Pierce Brosnan nel film! 🙂
Un bel suggerimento. Ora non posso non vederlo!