Illustration Credit: Studentessa Matta, Deposit Photo

L’altro giorno ho letto un articolo sul arezzonotizie.it intitolato “La nana arrosto: una ricetta scritta del dna aretino e immortalata da Giorgio Vasari.”

The other day I read an article in the online news source for Arezzo — Arezzonotizie.it entitled: “La nana arrosto: a recipe written in the DNA of those from Arezzo and immortalized by Giorgio Vasari.”

La prima cosa che mi ha colpita la parola “nana”. All’inizio, potete pensare che “nana” come “nano” significa una piccola persona, ma poi mi sono ricordata, dopo aver dato un’occhiata più profondo alla ricetta, la parola “nana” nel dialetto aretino significa “anatra.”

The first thing that struck me was the word “nana.” At first, you might think the word refers to a small person, but then I remembered, after looking at the recipe a little more closely, the word “nana” in the dialect Aretino means “duck.”

Giorgio Vasari

La secondo cosa che mi è interessata era l’idea che Giorgio Vasari, un pittore importante del 17th secolo — nato a Arezzo e l’autore di un libro importante in cui ha parlato di Michelangelo, Leonardo e Donatello — aveva immortalata anche un piatto aretino popolare. (Se vi ricordati bene ho scritto un precedente articolo su Vasari il primo storico dell’arte.)

The second thing that interested me was the idea that Giorgio Vasari, an important painter of the 16th century born in Arezzo and the author of a book in which he spoke of Michelangelo, Leonardo and Donatello — had also immortalized a popular dish of Arezzo. (If you remember I wrote a previous article about Vasari the first art historian).

Com’è scritto nell’articolo / As is written in the article:

“Che cosa mangiasse Giorgio Vasari è un mistero. A contrario di altri suoi coetanei che hanno lasciato ampia documentazione di piatti e pietanze predilette lui no, non lo ha fatto. O forse non lo ha fatto direttamente.”

“What Giorgio Vasari ate is a mystery. Unlike his other peers who have left ample documentation of dishes and delicacies they favored, he didn’t. Or maybe he didn’t do it directly.”

Come mai possiamo indovinare
che cosa Vasari ha mangiato?

How is it possible to guess what Vasari ate?
Photo Credit: Studentessa Matta, Deposit Photo

L’anatra all’aretina è una ricetta che racconta un’epoca, il sedicesimo secolo, dove le carni venivano utilizzate solo dalle classi sociali più abbienti e cucinate con spezie, odori e condimenti tali da riuscire a migliorarne il sapore.

It is known that in Arezzo, duck was a fine meal that dates back to the sixteenth century. It was eaten by the wealthier social classes and cooked with spices to improve the flavor.

Giorgio Vasari, Convito per le nozze di Ester e Assuero

Gli indizi possono essere trovati in un quadro famoso, Convito per le nozze di Ester e Assuero dipinto dall’artista nel 1548. Il quadro si può trovare oggi nella galleria del museo di arte moderna e medievale di Arezzo. In questo dipinto che celebra un matrimonio della bibbia e la banchetta di nozze che è successo dopo, si vedono tavole imbandite di succulente leccornie. Tra questi piatti dipinti da Vasari si distingue anche una carne servita con vino e pane che sembra quella pietanza — la nana aretina.

The clues, that Vasari partook of this dish can be found in a famous painting “Convito for the wedding of Ester and Assuero” (Convito = feast) painted by the artist in 1548. The picture today can be found in the gallery of Modern and Medieval Art in Arezzo. In this painting that celebrates the wedding from the bible and the subsequent marriage banquet, you can see the table laden with succulent delicacies. Among these dishes painted by Vasari one can distinguish meat served with wine and bread that looks like the dish favored by the Aretini — anatra.

Photo Credit: Studentessa Matta, Deposit Photo

Come potete vedere, si può imparare tante dettaglie della storia guardando attentamente i quadri — come le persone si sono vestiti, i gioielli che hanno indossato e anche le cose che hanno mangiato in epoche precedenti! Essere uno storico dell’arte e come essere un detective.

As you can see, you can learn so many things about history and the past by looking carefully at paintings — how people dressed, the jewels they wore and even the things they ate in earlier times periods. Being an art historian is a bit like being a detective.

Photo Credit: Studentessa Matta, Deposit Photo

La nana arrosto è facile da preparare e secondo l’articolo è perfetto per ogni stagione dell’anno e ad ogni età. Ci vuole solo 2 ore. Ecco la ricetta che può soddisfare 6 persone. Si prepara la nana come un secondo, ed è un piatto ricco di gusto ma delicatissimo.

Roast duck is easy to prepare and according to article it is perfect for every season of the year and people of every age. It takes only two hours to prepare. Here is the recipe that can satisfy 6 people. The dish is prepared as a second course, and is rich in flavor, yet at the same time very delicate.

Ingredienti

1 anatra di grandezza media (circa 1,5 chilo)

2-3 rametti di rosmarino freschissimo

15-20 foglioline di salvia

spicci di aglio

semi di finocchio (q.b) (see a previous Matta article to understand what q.b. stands for!)

1 bicchiere circa di vino bianco

Ingredients

1 medium sized duck (about 3 pounds)

2-3 branches of fresh rosemary

15-20 sage leaves

garlic cloves

fennel seeds (as much as necessary)

1 glass approximately of white wine

Preparazione

Solitamente la nana viene venduta spiumata e sventrata pronta per essere condita e cucinata. Ma nel caso in cui così non dovesse essere ecco come pulirla.

Usually the duck is sold plucked and gutted and ready to be dressed and cooked. Buti f this is not the case, here i show to clean it.

Eliminate le penne; lavate con cura l’anatra spennata, asciugatela e disponetela su un piano di lavoro. Incidete con un coltello vicino all’attaccatura del petto ed estraete le interiora e il gozzo eliminando il grasso in eccesso. Risciacquate bene e fate sgocciolare l’acqua in eccesso.

Eliminated the feathers; Carefully wash the plucked duck, dry it and place it on a work surface. Cut with a knife near the chest and extract the innards and the goiter by removing the excess fat. Rinse well and drain excess water.

Photo Credit: Studentessa Matta, Deposit Photo

Successivamente miscelare un pizzico di semi di finocchio con una presa di sale e una macinata di pepe. Dividere a metà 2 spicchi d’aglio e rivestirli con la miscela di sale, pepe e finocchio. Dopo aver asciugato l’anatra con la carta da cucina, con un coltellino appuntito fare un’incisione all’attaccatura delle cosce e alla base dei petti infilando il coltello parallelamente alla pelle e verso la parte superiore del volatile. Infilare i mezzi spicchi d’aglio insaporiti nelle incisioni.

Then mix a pinch of fennel seeds with a pinch of salt and freshly ground pepper. Divide 2 cloves of garlic in half and coat them with the mixture of sale, pepper and fennel. After having dried the duck with kitchen paper, make a small incision in the thighs and at the base of the breast with a sharp knife, inserting the knife parallel to the skin and towards the upper part of the bird. Insert the half cloves of garlic into the incisions.

Condire poi l’interno dell’anatra con sale e pepe e una decina di spicchi d’aglio in camicia un po’ schiacciati e un mazzetto di rametti di finocchio. Chiudere le due aperture con gli stuzzicadenti, poi ungere leggermente tutta la superficie del volatile con un filo d’olio per fare aderire sale e pepe.

Then season the inside of the duck with salt and pepper and a dozen cloves of season garlic, slightly crushed, and a bunch of fennel sprigs. Close the openings with toothpicks, then lightly grease the entire surface of the bird with a little oil to make salt and pepper adhere.

Photo Credit: Studentessa Matta, Deposit Photo

Riporre la teglia nel forno precedentemente scaldato a 200° e farla cuocere per circa un’ora e mezzo. Dopo la prima mezz’ora, girarla e punzecchiare più volte la pelle nei punti dove è più spessa. Negli ultimi 10 minuti di cottura, alzare la temperatura del forno per far diventare la pelle croccante. A fine cottura, lasciarla riposare nel forno spento per una decina di minuti. Servire caldissima, tagliata a pezzi, accompagnandola con patatine rosolate in padella e un’insalata.

Place the pan in the oven previously heated to 200 degrees and cook it for about an hour and a half. After the first half-hour, turn it over and prick the skin several times at the points where it is thickest. In the last 10 minutes of cooking, raise the oven temperature to make the skin crisp. At the end of cooking, let it rest in the oven (with temperature turned off) for about ten minutes. Serve, hot, cut into pieces, accompanied with browned potatoes.

Vasari, detail from Convito per le nozze di Ester e Assuero

Per mantenere la nana succulenta ma non troppo pesante si consiglia di rimuovere il grasso espluso dall’animale a metà cottura che si sarà raccolto sul fondo e, se necessario, ripetete l’operazione dopo un’altra mezz’ora.

To keep the duck succulent but not too heavy it is advisable to remove the fat in the pan at the halfway point, and then again at the end.

Buon apetito!

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