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La festa di Santa Agata è una delle feste più importanti in Sicilia. Si festeggia la santa proprio in questi giorni: il 3 febbraio alle 5 febbraio. La statua della santa viene portata in processione attraverso la città nella sua carrozza d’argento, che la gente di Catania chiama un “fercolo” o più comune una “vara”. Secondo leggenda Agata fu martirizzato da avere il seno tagliato, ma grazie alla sua fede il suo seno miracolosamente ricresciuto. Per di più, un’anno dopo la sua morte di Santa Agata si dice che lei ha salvato Catania da un flusso di lava pericoloso a causa di un terribile terremoto. Mai sottovalutare o una donna di fede o scherzare del suo seno! Nei dipinti la santa è spesso raffigurata in possesso di un vassoio con un paio di seni…e non stiamo parlando di petto di pollo!

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Agata nacque nel 235 da una famiglia nobile di Catania che, a causa delle persecuzioni, viveva in clandestinità la fede cristiana. Il proconsole romano Quinziano venendo a sapere che Agata, appena quindicenne, si era consacrata a Dio la fece arrestare. Durante la detenzione la giovane fu sottoposta, anche, ad atroci torture durante le quali le furono strappate le mammelle con grosse e grandi tenaglie. La notte dopo il supplizio, le venne in soccorso un angelo che la consolò e la medicò. Le ferite guarirono rapidamente e inoltre si ebbe la prodigiosa ricrescita del seno.

Povera Agata, però, era ancora torturata e fu fatta sdraiare su un letto di carboni accesi e fu martoriata con lamine infuocate che eventualmente l’ha ucciso. Un anno dopo la sua morte, il 5 febbraio del 252, la lava dell’Etna era giunta in prossimità di Catania con l’imminente pericolo per la città e i suoi abitanti. Alcuni devoti ebbero l’iniziativa di distendere il velo rosso, appartenuto ad Agata, davanti alla colata lavica che miracolosamente si arrestò.

La processione di Sant’Agata:

Ho saputo dalla mia amica Maria Louisa di Catania, che uno del cibo tradizionale per la festa di Sant’Agata è il delizioso dolce “Olivette di Sant’Agata”. Le olivette di sant’Agata sono preparati solitamente in gennaio e febbraio, prima e durante la festa della santa patrona, sant’Agata appunto. Si trattano di dolci a forma di oliva fatti di pasta di mandorla ricoperti di zucchero e colorati di verde.

Queste olive si ricollegano ad un episodio narrato nella agiografia della santa. Mentre era ricercata dai soldati di Quinziano, nel chinarsi per allacciare un calzare, vide sorgere davanti a se una pianta di olivo selvatico che la nascose alla vista delle guardie e le diede i frutti per sfamarsi.

Ecco la ricetta potete trovare sulla pagina di Facebook di Maria Louisa

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Olivette of Sant’Agata

Servings: 6-8
Ingredients:
7 oz (200 grams) almonds, shelled
7 oz (200 grams) sugar
2-3 tablespoon rum or maraschino
3 tablespoons (40 gr) water
sugar for coating
green food colouring

Directions: Remove the skin from the almonds after immersing for a few seconds in boiling water, and grind together with 100 grams sugar. Place the remaining sugar in a saucepan with the water, and heat until it starts to melt. Remove from the heat, add the rum and a small amount of the green coloring and then the almond mixture. Knead until the mixture is smooth. If necessary add more sugar syrup. Rub small balls between the palms into the shape of olives. Coat each “olive” by rolling it in sugar. Leave for a few hours before serving.

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