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Lanfranco — St. Petere Healing St. Agata, 1614


L’agonia di povera Sant’Agata!

The agony of poor Saint Agata! Celebrating the Sacred Breasts of a Saint

Santi del Martirio: L’arte Crudele della Roma di Caravaggio
Saints of Suffering: The Gruesome Art of Caravaggio’s Rome

Durante l’era barocca a Roma, in particolare durante gli anni drammatici di Caravaggio, molti artisti concentrarono la loro attenzione sulla rappresentazione di scene strazianti di martirio—immagini cruente di individui torturati il cui dolore li elevava alla santità. Queste composizioni potenti e viscerali erano più di semplici espressioni artistiche: facevano parte di una strategia calcolata della Chiesa per riconquistare i fedeli, sfruttando la paura e la venerazione. Raffigurando l’agonia e il sacrificio supremo dei santi, queste opere drammatiche, illuminate da luci teatrali, spingevano gli spettatori a riflettere sulla propria salvezza spirituale.

During the Baroque era in Rome, particularly during the dramatic years of Caravaggio, many artists turned their focus to depicting harrowing scenes of martyrdom—gruesome images of tortured individuals whose suffering elevated them to sainthood. These powerful, visceral compositions were more than artistic expression; they were part of the Church’s calculated strategy to draw the faithful back into its embrace. By showcasing the agony and ultimate sacrifice of saints, these dramatic, spotlighted works played on both fear and reverence, compelling viewers to reflect on their own spiritual salvation.

Alcuni poveri martiri furono stirati fino alla morte, altri colpiti a martellate, molti decapitati, e alcuni bruciati vivi—come San Lorenzo, che affrontò il suo destino su una griglia infuocata. Secondo la leggenda, mostrò un’incredibile resistenza dicendo ai suoi carcerieri romani: “Girami, da questa parte sono cotto!” Leggenda o verità? Sta a voi giudicare.

Some poor individuals were stretched to death, others met the hammer’s blow, many were beheaded, and some were burned alive—like Saint Lorenzo, who famously endured his fate on a fiery grill. According to legend, he displayed remarkable defiance by telling his Roman captors, “Turn me over; I’m done on this side!” Legend or truth? That’s for you to decide.

Massimo Stanzione — Sant’Agata, 1618

La storia di Sant’Agata: Martirio e Miracoli
The Story of Sant’Agata: Martyrdom and Miracles

E poi c’è Sant’Agata. Il suo tormento? Le furono tagliati i seni—un destino così atroce che è quasi insopportabile da immaginare. Ancora oggi, solo il pensiero mi fa rabbrividire.

And then, there’s Santa Agata. Her torment? She had her breasts cut off—a fate so harrowing it’s almost unbearable to think about. Even now, the very thought of it makes me wince.

Agata nacque nel 235 da una famiglia nobile di Catania che, a causa delle persecuzioni, viveva in clandestinità la fede cristiana. Il proconsole romano Quinziano, venendo a sapere che Agata, appena quindicenne, si era consacrata a Dio, la fece arrestare. Durante la detenzione, la giovane fu sottoposta ad atroci torture, durante le quali le furono strappate le mammelle con grosse tenaglie. La notte dopo il supplizio, un angelo venne in suo soccorso per consolarla e medicarla. Le ferite guarirono rapidamente e, miracolosamente, il suo seno ricrebbe.

Agata was born in 235 to a noble family in Catania that practiced Christianity in secret due to persecution. The Roman proconsul Quinziano learned that the 15-year-old Agata had devoted her life to God and had her arrested. While imprisoned, she was subjected to horrific torture, during which her breasts were torn off with large pincers. The night after her torment, an angel appeared to comfort and heal her. Her wounds healed quickly, and miraculously, her breasts regrew.

Fracisco Zubarån — Sant’Agata, 1630

Festa di Sant’Agata: Una Celebrazione di Fede e Tradizione
The Festival of Saint Agata: A Celebration of Faith and Tradition

Ogni anno, dal 3 al 5 febbraio, Catania, in Sicilia, si anima con uno dei più grandi festival religiosi del mondo in onore di Sant’Agata, la patrona della città. Le celebrazioni sono un mix di devozione e tradizione, con grandiose processioni in cui le sue reliquie vengono portate per le strade su un carro d’argento, spettacoli di fuochi d’artificio, musica e cittadini vestiti con tuniche bianche. Si preparano dolci tradizionali come le Olivette di Sant’Agata e le Minne di Sant’Agata (pasticcini a forma di seno) per ricordare il suo martirio. Sant’Agata è celebrata per la sua incrollabile fede e si crede che protegga la città dalle calamità, in particolare dalle eruzioni dell’Etna.

Every year from February 3rd to 5th, Catania, Sicily, comes alive with one of the world’s largest religious festivals to honor Saint Agata, the city’s patron saint. The celebrations are a mix of devotion and tradition, featuring grand processions with her relics carried through the streets in a silver carriage, fireworks, music, and locals dressed in white tunics. Traditional sweets like Olivette di Sant’Agata and Minne di Sant’Agata (breast-shaped pastries) are prepared to remember her martyrdom. Saint Agata is celebrated for her unwavering faith and is believed to protect the city from disasters, especially eruptions from Mount Etna.

The La processione di Sant’Agata

Olivette di Sant’Agata: Un Dolce Tradizionale
Olivette of Sant’Agata: A Traditional Sweet Treat

Ho scoperto della celebrazione di Sant’Agata dalla mia amica Maria Louisa, che è di Catania. È una cuoca straordinaria e mi ha raccontato che uno dei cibi tradizionali per la festa di Sant’Agata è il delizioso dolce chiamato “Olivette di Sant’Agata.” Questi dolcetti a forma di oliva, fatti di pasta di mandorle ricoperta di zucchero e colorata di verde, vengono solitamente preparati a gennaio e febbraio durante le celebrazioni della santa patrona. Sono semplicemente irresistibili!

I learned about the celebrazion di Sant’Agata from my friend Maria Louisa who is from Catania. She is a great cook and she told me that one of the traditional foods for the Sant’Agata festival is the delightful sweet called “Olivette di Sant’Agata.” These olive-shaped treats, made from almond paste coated in sugar and dyed green, are typically prepared in January and February during the patron saint’s celebrations. They’re simply irresistible.

Queste olive dolci si ispirano a un episodio della vita della santa. Mentre era ricercata dai soldati di Quinziano, nel chinarsi per allacciare un calzare, Sant’Agata vide sorgere davanti a sé un olivo selvatico. Questo albero le offrì rifugio dalle guardie e i suoi frutti la nutrirono. Miracoli a non finire!

These sweet olives are inspired by a story from the saint’s life. While being pursued by Quinziano’s soldiers, Sant’Agata bent down to fasten her sandal and saw a wild olive tree miraculously grow before her. The tree hid her from the guards and provided her with its fruits for sustenance. Miracles abound!

Olivette of Sant’Agata
Traditional Sicilian Olivette di Sant’Agata

Istruzioni e ingredienti per 8 porzioni. Tempo di preparazione: 30 minuti.
Instructions and ingredients for 8 servings. Preparation time: 30 minutes.

200 g di mandorle 7 oz (200 grams) almonds, shelled
200 g di zucchero 7 oz (200 grams) sugar
2-3 cucchiai di rum o maraschino 2-3 tablespoons rum or maraschino
40 g di acqua 3 tablespoons (40 gr) water
Zucchero per la copertura Sugar for coating
Colorante alimentare verde (Green food coloring

Passaggi della Preparazione
Steps for Preparation

Immergere le mandorle in acqua bollente per qualche secondo, poi eliminare la pelle. Tritarle con 100 g di zucchero. Sciogliere il restante zucchero in un pentolino con l’acqua fino a formare uno sciroppo. Aggiungere il rum, il colorante verde e il composto di mandorle. Impastare fino a ottenere una consistenza liscia. Formare piccole palline, modellandole a forma di olive, e passarle nello zucchero. Lasciare riposare per alcune ore prima di servire.

Blanch the almonds in boiling water for a few seconds, remove the skins, and grind together with 100 grams of sugar. Heat the remaining sugar and water in a saucepan until syrupy. Remove from heat, add rum, a few drops of green food coloring, and the almond mixture. Knead until smooth. Roll small portions into olive shapes and coat in sugar. Let rest for a few hours before serving.

Sant’Agata and her breasts — Francisco Zubarån, 1630

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