Sul sito di Wired.it esculsivamente per 30 giorni potete guardare il documentario “Italy: Love it or leave it”. In questo film, due uomini italiani, Luca Ragazzi e Gustav Hofer nel 2011 sono in crisi su di rimanere in Italia o di emigrare all’estero a Berlino. Quindi decidono di girano per l’Italia per scoprire il meglio e il peggiore della loro patria. In Italia in questo momento, ci sono tante difficoltà, molti travagli e molti dolori. È una situazione globale, ma in Italia ci sono problemi particolari che fanno più difficile guadagnarsi da una vita onesta, per realizzare un desiderio personale o crescere una famiglia con la speranza che i figli troveranno lavoro e avranno un futuro nel paese in cui sono nati.
On Wired.it exclusively for 30 you can watch the documentario “Italy: Love it or leave it”. In this film, two Italian men Luca Ragazzi e Gustav Hofer in 2011 are in crisis over whether to remain in Italy or emigrate abroad to Berlin. To find answers to their questions they decide to travel the country to discover the best and worst of their patria. In Italy right now the situation is very bad, there are many challenges, toils, and sorrows. It is a universal situation, but in Italy the problems are particularly unique and it has become very difficult to make an honest living, to realize personal dreams, and to raise a family with the hope that one’s children will have a future in the country in which they were born.
Ci sono problemi in tutto il mondo ma in Italia i problemi sembrano più squallidi che hanno offuscati la lucentezza del Bel Paese. Per anni gl italiani hanno dovuto sopportare la disgrazia del governo di Berlusconi, la burocrazia, problemi finanziare, con un risultato finale di una scarsità di posti di lavoro e poche opportunità di avanzamento nella propria carriera. Ci sono anche problemi della società come la disumanizza delle donne con una media che le tratta come oggetti sessuali. Posso continuare elencare, come nel film, i problemi di spazzatura e tossici dumping e l’uso improprio dei fondi governativi per progetti di edilizia mai completato. Italia qualche volta sembra un paese senza senso e l’unica soluzione sia: fuggirlo.
There are problems all over the world, but in Italy the problems seem more squalid and they have taken the shine of the gloss off the bel paese. For years the Italians have endured Berlusconi’s unfortunate government, bureaucracy, financial problems with an end result of a scarcity of jobs and few opportunities of advancement in one’s career. There are also social problems such as the dehumanization of women with media that treats them as sexual objects. I can continue to list, as in the film, the problems with trash and toxic dumping and the inappropriate use of government spending for building projects that are never completed. Italia sometimes seems a country without sense and the only solution being: to flee.
Gustav e Luca, prima di lasciare Italia per sempre fanno un patto e decidono di girare per le Italia trovare risposte alle domanda: restare o andare. Durante la percorso gli uomini parlano con gente di Milano, Roma, Napoli e Calabria. Alla fine del film gli uomini incontrano Nichi Vendolo, leader politico della Puglia. In una conversazione con Vendolo, lui disse a loro:
Gustav and Luca, before leaving Italia for good make a pact and decide to drive all parts of Italy to find answers to their question: should we stay or should we go. During their travels, the men speak with people from Milan, Rome, Naples, and Calabria. At the end of the film, they meet Nichi Vendolo, a political leader for years in Puglia. In a conversation with Vendolo he says:
Conosco molto bene gli argomenti per scappare via … il clima culturale, il clima civile è si è in tutti evidenza è imbarbarito, è come se improvvisamente il paese avesse smarrito il sentimento del proprio storia della proprio memoria … sono buone ragione per scappare via, ma ci sono anche buone ragioni per restare … perché questo paese è frutta di molte parti di molti concepimenti, di molti travagli e molti dolori .. è anche un deposito di un immenso patrimonio di bellezza, di civilità … bisogno sapere che restando bisogno scalare della montana per vivere, e tutta via in cima quella montagna conquistiamo un’Italia migliore … e questo è un buon motivo per restare.
I know many good reasons to run away…the cultural climate, the civil climate, there is evidence that it has become barbaric, it is as if suddenly the country has lost its sense of its own history, lost its mind…there are many good reasons to escape, but there are also good reasons to stay…because this country is the fruit of many parts of many conceptions and many toils and many sorrows…it is also a repository of an immense wealth of beauty and civilization…one needs to know that to stay here means to climb a mountain to survive, and at the top of the mountain once we have reached it we will have conquered a better Italia…and that is the best reason to stay.
Andare o restare è davvero un problema difficile affrontare, specialmente quando si tratta del benessere di una famiglia, la propria dignità personale e il dritto ad una vita migliore. Ma in faccia di questi problemi, se tutti fugasse chi rimerebbe per risolvere, riparare e dirigere Italia verso una strada migliore. Andrea Camilleri dice: “c’è il dovere di non fuggire, ma rimanere per difendere il paese, di non mollare mai…”
To go or to stay is a difficult problem to address, especially when you have to consider the well-being of a family, one’s personal dignity, and the right to a better life. But in the face of these problems, if everyone were to flee, who would remain to resolve, repair, and direct Italy towards a better future. Andrea Camilleri says: “It is a duty to not flee, but to remain to defend the country, to never give up….”
Questa e’ una domanda molto interessante Melissa. In Australia c’è una nuova onda d’immigrazione dall’Italia. I giovani con una o due lauree sfuggono per trovare una vita nuova qui. L’Italia e’ splendida ma ci sono troppe difficoltà nella vita di chi ci vive. Noi che viviamo in altri paesi ed abbiamo genitori italiani o siamo interessanti nella cultura italiana siamo i fortunati. Non vedo l’ora di guardare il film! Ciao
L’ho già visto su “Arte”.È un canale televisivo gestito dalla Germania e Francia e dedicato solamente alla cultura.Però mi ricordo che questo film non mi è piaciuto affatto,quindi non ho voglia di rivederlo.Vorrei dire una cosa:Mentre stavo ascoltando a questi due piagnucoloni,pensavo ai bambini dell’Africa che ogni giorno stanno morendo di fame.Pensavo anche a 5 milioni di immigrati presenti in Italia che trovano il Bel Paese il paese dei loro sogni,ovviamente.
Scusami se sono stato un po’ insensibile, ma io la penso cosi.Leo
E’ un documentario interessante anche se purtoppo si e’ un po sbilanciato a parlare della politica mentre io credo che se le cose vanno male in Italia non e’ solo colpa dei politici perche’ loro sono lo specchio della societa’ Tutti noi nel nostro piccolo contribuiamo alla nostra rovina o alla nostra rinascita. Se vi interessa vi invito a visitare il mio blog: tornoavivereinamerica.blogspot.it. Spero vi piacera’!