Perché impariamo l’italiano: Storie dai lettori del blog Matta
Debra shares her story of buying and renovating a house in Bagno di Lucca
Conosci Debra: una studentessa australiana con una casa a Bagno di Lucca
Meet Debra: an australian student with a home in Bagno di Lucca
Debra Kolkka ha una storia davvero affascinante. Originaria dell’Australia, ha sposato un italiano e insieme hanno acquistato una casa a Bagno a Lucca, in Toscana. Debra è anche l’autrice di due blog: Bella Bagni di Lucca e Bagni di Lucca e oltre.Durante il mio viaggio a Lucca lo scorso giugno, sono andata a Bagno a Lucca con il mio gruppo. Gli insegnanti della Lucca Italian School conoscono bene il blog di Debra. Attraversando il ponte pedonale di Bagno a Lucca, abbiamo intravisto il suo appartamento in lontananza. È stato quindi meraviglioso ricevere una nota da Debra che desiderava condividere con noi la sua storia e il suo percorso nell’apprendimento della lingua italiana.
Debra Kolkka has a truly fascinating story. Originally from Australia, she married an Italian, and together they bought a house in Bagno a Lucca, Tuscany. Debra is also the author of two blogs: Bella Bagni di Lucca and Bagni di Lucca e oltre. During my trip to Lucca last June, I visited Bagno a Lucca with my group. The teachers at Lucca Italian School are familiar with Debra’s blog. Crossing the pedestrian bridge in Bagno a Lucca, we caught sight of her apartment in the distance. It was wonderful to receive a note from Debra, who wanted to share her story and her journey of learning the Italian language.
Il primo passo: l’italiano a bordo
The First Step: Italian on Board
I miei primi tentativi di imparare l’italiano risalgono al 1972, quando salpai sull’Achille Lauro diretta in Italia. A bordo della nave c’erano lezioni di italiano, e i miei amici ed io vi partecipammo: eravamo pronti per un’avventura e sapevamo che dovevamo imparare la lingua.
My first attempts to learn Italian date back to 1972, when I sailed on the Achille Lauro headed to Italy. There were Italian classes on board the ship, and my friends and I attended them—we were ready for an adventure and knew we had to learn the language.
Un nuovo inizio sulla Costiera Amalfitana
A New Beginning on the Amalfi Coast
Mi sono sposata con il mio primo marito, Angelo, poco tempo dopo e sono andata a vivere vicino alla sua famiglia in un piccolo villaggio chiamato Sant’Agata, vicino a Sorrento, sulla splendida Costiera Amalfitana. Le mie lezioni di italiano non furono di grande aiuto perché la sua famiglia parlava napoletano. Potevano capire i miei tentativi un po’ goffi di parlare, ma io non riuscivo a capire le loro risposte. Mi dicevano che amavano il loro dialetto e chiacchieravano come pappagalli felici, quindi come potevo lamentarmi?
I married my first husband, Angelo, a short time later and went to live near his family in a tiny village called Sant’Agata, near Sorrento on the gorgeous Amalfi Coast. My Italian lessons didn’t help much as his family spoke Neapolitan. They could understand my pitiful attempts to speak, but I couldn’t understand their replies. They told me they loved their dialects and chatted like happy parrots, so how could I complain?
Continuai a imparare, soprattutto guardando la televisione italiana. Guardavo spesso Skippy, un programma australiano che andava in onda ogni pomeriggio. Prima di andare a fare la spesa, scrivevo cosa dovevo comprare e praticavo come chiedere i miei acquisti.
I continued to learn, mostly by watching Italian television. I used to watch Skippy, an Australian program that was on every afternoon. Before going shopping, I would write down what I needed to buy and practice asking for my purchases.
Un ritorno allo studio e l’acquisto di una casa
Back to Study and Buying a Home
Molti anni dopo, quando io e il mio secondo marito decidemmo di comprare una casa in Italia, tornai a scuola per seguire altre lezioni. Con una conoscenza molto basilare, iniziai l’avventura di acquistare il nostro appartamento a Bagni di Lucca.
Many years later, when my second husband and I decided to buy a house in Italy, I returned to school for more lessons. With very basic knowledge, I set off to buy our apartment in Bagni di Lucca.
Fortunatamente, conobbi due abitanti del posto davvero speciali: Tina e Rina. Tina era nata a New York, ma si era trasferita a Bagni di Lucca con sua madre italiana quando suo padre morì. Parla inglese con un accento del Bronx, ma un italiano perfetto e chiaro. Rina, invece, non parla inglese, quindi dovevo usare le mie poche parole italiane e Tina completava le mie frasi per me.
Fortunately, I got to know two wonderful locals, Tina and Rina. Tina was born in New York but moved to Bagni di Lucca with her Italian mother when her father died. She speaks English with a Bronx accent, but perfect, clear Italian. Rina speaks no English, so I had to use my few Italian words, and Tina would finish my sentences for me.
Ora passo sei mesi ogni anno in Italia, e il mio italiano migliora ogni giorno. È una lingua meravigliosa e amo far parte di una piccola comunità. Imparare a parlare italiano mi ha permesso di integrarmi e di vivere un’Italia che altrimenti non avrei mai conosciuto.
I now spend six months every year in Italy, and my Italian is improving daily. It is a beautiful language, and I love being part of a small community. Learning to speak Italian has allowed me to fit in and experience an Italy I wouldn’t otherwise know.
Un piccolo sforzo, grandi risultati
A Little Effort, Big Rewards
Molte persone mi chiedono se si possa visitare l’Italia senza sapere l’italiano. Rispondo che sì, è possibile, ma si avrà un’esperienza molto più ricca se si impara anche solo un po’. Gli italiani sono molto indulgenti con chi prova.
Many people ask me if they can visit Italy without knowing Italian. I tell them yes, it’s possible, but you’ll have a much richer experience if you learn even a little. Italians are very forgiving of those who try.
Una confusione buffa dell’apprendimento della lingua ma istruttiva
A Funny but Educational Language Learning Mix-Up
Anni fa, dissi a diverse persone che mi ero “rotta il cavallo”. Capirono cosa intendevo dire perché indicavo la mia caviglia. Alla fine, un amico mi disse: “Signora Debra, non è un cavallo, è una caviglia.” Nessuno rise di me o mi fece sentire sciocca — e ho imparato dallo sbaglio!
Years ago, I told several people that I had broken my horse. They knew what I was trying to say because I was pointing at my ankle. Finally, a friend said, “Signora Debra, non è un cavallo, è una caviglia.” Nobody laughed at me or made me feel silly — and I learned from my mistake!
Grazie mille, Debra! Bagno a Lucca è davvero un luogo straordinario, un piccolo angolo di paradiso! Complimenti per la tua splendida casa e per il tuo impegno nell’apprendimento della lingua italiana. È meraviglioso vedere come tu abbia abbracciato la cultura e la comunità locale. È sempre importante ricordare: sbagliando si impara—ed è proprio dai piccoli errori che nascono i grandi progressi!
Thank you so much, Debra! Bagno a Lucca is truly an extraordinary place, a little corner of paradise! Congratulations on your beautiful home and your dedication to learning the Italian language. It’s wonderful to see how you’ve embraced the local culture and community. It’s always important to remember: by making mistakes, we learn—and it’s from small errors that great progress is born!
Condividi la tua storia sul blog della Studentessa Matta!
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Sei appassionato di lingua italiana? C’è una storia dietro il tuo viaggio per imparare l’italiano? Raccontaci!
Are you passionate about the Italian language? Is there a story behind your journey to learn Italian? Tell us!
Post della rubrica “Perché Imparo l’Italiano”
Guest Posts from Matta Followers: Why I Learn Italian
So nice to read this piece! I have followed Debra’s blog for a long time (ciao, Debra!) and I really enjoyed hearing the backstory of her Italian language journey. I agree that the Italians are so encouraging, even when we make linguistic mistakes. It’s really what keeps me going. Without their positive response to my efforts, I would never have the courage to speak their language. Thanks to Debra for sharing and to Melissa for coordinating this series!