Commedia dell’Arte: Iconic Characters,
Common Idioms, and Essential Italian Expressions

Commedia dell’Arte: Personaggi Iconici,
Modi di Dire Comuni ed Espressioni Italiane Essenziali

L’altro giorno sulla mia pagina Facebook ho condiviso un paio di nuove parole italiane che ho scoperto leggendo alcuni messaggi su Twitter. Una di queste era “canovaccio”, che può significare strofinaccio da cucina o tela da pittura. Un amico mi ha fatto notare che “canovaccio” si riferisce anche alla struttura o al quadro generale di un tipico dramma della Commedia dell’Arte.

The other day on my Facebook page, I shared a couple of new Italian words I had come across while reading Twitter messages. One of them was “canovaccio”, which can mean a dish towel or a painting canvas. A friend pointed out that “canovaccio” also refers to the outline or framework for a typical Commedia dell’Arte drama.

La Commedia dell’Arte è una tradizione teatrale nata in Italia nel XVII secolo, famosa per i suoi archetipi di personaggi mascherati. Questo tipo di teatro non solo ha introdotto le scenette comiche improvvisate, ma ha anche aperto la strada alle attrici donne. Le rappresentazioni non si basavano su copioni scritti, ma su “canovacci”—schemi di base per scene improvvisate. Originariamente rappresentate all’aperto con pochi oggetti scenici, queste produzioni erano messe in scena da una compagnia teatrale composta da dieci attori, tipicamente otto uomini e due donne.

The Commedia dell’Arte is a theatrical tradition that originated in Italy in the 17th century, known for its masked character archetypes. This form of theater not only introduced improvised comedy skits but also paved the way for female actresses. The performances were not based on written scripts but on “canovacci”—basic outlines for improvised scenes. Originally performed outdoors with minimal props, these productions were carried out by a troupe of ten actors, typically eight men and two women.


Mi sembra una coincidenza interessante parlare della parola “canovaccio” proprio nel pieno della stagione di Carnevale. Amo particolarmente questo periodo dell’anno, soprattutto perché sono affascinata dalle elaborate maschere di Carnevale, che hanno le loro origini nella Commedia dell’Arte. In questa classica tradizione teatrale, ogni personaggio indossa una maschera unica che riflette la propria personalità distintiva.

It feels like quite the coincidence to be discussing the word “canovaccio” just as we’re in the midst of Carnival season. I absolutely love this time of year, especially because I’m fascinated by the intricate Carnival masks, which trace their origins back to the Commedia dell’Arte. In this classic theatrical tradition, each character has a unique mask that reflects their distinctive personality.

Ad esempio, c’è Pantalone, il mercante ricco e avaro; Dottor Balanzone, lo studioso pomposo e prolisso; Capitan Spaventa, il soldato vanaglorioso ma codardo; Arlecchino, il servo furbo e malizioso; Colombina, la dolce e affascinante servetta; e Pulcinella, l’ozioso e pettegolo uomo comune. La maschera nera di Pulcinella, con il suo lungo naso adunco, contrasta con la maschera elegante di Colombina, che copre solo una parte del viso ed è forse la maschera femminile più iconica. Ed eccomi qui con la mia maschera dal naso lungo—perfetta per me, visto che, come Pulcinella, sono un po’ chiacchierona anch’io!

For example, there’s Pantalone, the rich and miserly merchant; Dottor Balanzone, the pompous and verbose scholar; Capitan Spaventa, the boastful yet cowardly soldier; Arlecchino, the clever and mischievous servant; Colombina, the sweet and charming maid; and Pulcinella, the lazy and gossip-prone everyman. Pulcinella’s black mask, with its long hooked nose, contrasts with Colombina’s elegant half-mask, which hides only part of the face and is perhaps the most iconic mask for women. Here I am with my own long-nosed mask—perfect for me, since, like Pulcinella, I can be a bit of a chatterbox too!

Il Carnevale e la Commedia dell’Arte ci hanno anche lasciato diverse espressioni meravigliose in italiano. Hai mai sentito dire “il segreto di Pulcinella”? Pulcinella, essendo un opportunista che non sa tenere la bocca chiusa, è l’ultima persona a cui confidare un segreto. Se Pulcinella conosce un segreto, presto lo saprà tutto il mondo!

Carnival and the Commedia dell’Arte have also given us several wonderful expressions in Italian. Have you ever heard the phrase “il segreto di Pulcinella”? Pulcinella, being an opportunist who can’t keep his mouth shut, is the last person you’d trust with a secret. If Pulcinella knows it, the whole world will soon know it too!


Un’altra espressione deliziosa è “Ti conosco, mascherina!”, che significa “Ti vedo bene!” o “Non mi freghi!” Questo detto risale al Medioevo, quando il Carnevale permetteva alle persone di scambiarsi i ruoli, anche se solo per pochi giorni. In una società rigidamente strutturata e governata da gerarchie ferree, l’anonimato di una maschera consentiva alle persone di comportarsi in modi che non avrebbero mai osato se le loro identità fossero state svelate. La maschera non era solo un costume: era un mezzo di liberazione, anche se temporaneo.

Another delightful expression is “Ti conosco, mascherina!”, which means, “I see through you!” or “You can’t fool me!” This saying dates back to the Middle Ages when Carnival allowed people to swap roles, if only for a few days. In a rigidly structured society governed by strict hierarchies, the anonymity of a mask let people act in ways they wouldn’t dare if their identities were revealed. The mask was more than just a costume—it was a means of liberation, even if temporary.

In more modern times, we have the playful expression coined by Gianni Rodari: “È carnevale, e ogni scherzo oggi vale.” (It’s Carnival, and every joke is fair game!) Rodari even wrote a charming children’s song with this line. Here it is for you to enjoy:

Carnevale in filastrocca, con la maschera sulla bocca, con la maschera sugli occhi, con le toppe sui ginocchi: sono le toppe d’Arlecchino, vestito di carta, poverino.

Pulcinella è grosso e bianco, e Pierrot fa il saltimbanco.

Pantalon dei Bisognosi “Colombina,” dice, “mi sposi?”

Gianduia lecca un cioccolatino e non ne da niente a Meneghino, mentre Gioppino col suo randello mena botte a Stenterello.

Per fortuna il dottor Balanzone gli fa una bella medicazione,poi lo consola:


“E’ Carnevale, e ogni scherzo per oggi vale.

Quindi divertitevi durante il Carnevale e non dimenticate di indossare la vostra maschera preferita, soprattutto se quest’anno avete intenzione di comportarvi un po’ fuori dal vostro solito personaggio!

So enjoy yourselves at carnival time and don’t forget
to put on your favorite mask, especially if you intend
to act just a little out of character this year!

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