Camminando per le strade di Firenze non si può fare a meno di notare l’afflusso di graffiti che copre antichi ponti e palazzi principeschi. Scritti in lettere giganteschi, ci sono epiteti che condannano il governo e dà consiglio colorato a certi personaggi politici così come messaggi scritto dagli amanti ai amorosi: “Oggi ti amo…ti giuro!” o “Sei nel mio cuore ti amo x sempre”.
Durante un soggiorno recente, ho notato che a Firenze c’è un nuovo tipo d’arte della strada, che tratta della deformazione dei segnali stradali comuni. C’è un’artista “contro-cultura”, che vaga per città per trasformare cartelli stradali in qualcosa ben altro e che ci fa contemplare il mondo in un modo completamente nuovo e diverso.
Ormai la città è diventata la sua tela e i cerchi rossi e rotondo con una barra bianca, che di solito significa “vietato – non entra!” diventano manifestazioni di qualcosa surreale. Per modificare i cartelli l’artista usa adesivi e figure stilizzate, facilmente rimovibili che sono applicati durante la notte, a volte sotto gli occhi di telecamere di sicurezza.
Dopo aver visto alcuni campioni di quest’artista furfante, per quel che rimaneva del soggiorno a Firenze, ho cercato dietro ogni angolo per le sue marche. Diventò un gioco e mi sono incuriosità di lui e dopo un piccolo indagine, ho scoperto che si chiama Clet Abraham, è francese, ha 43, e abita in Italy da 20 anni. Ero un po’ delusa di sapere che non è un “supereroe-artista” che indossa una maschera e un mantello di notte e solo con i primi raggi di sole torna ad un essere umane normale, con un lavoro banale come qualsiasi persona. Purtroppo, almeno per la mia fantasia, Clet non è un’artista clandestino ed invece è ben conosciuto dalla polizia e il pubblico di Firenze.
La sua notorietà l’ha reso famoso e ha già avuto un articolo scritto su di lui dalla Repubblica, ha una pagina di Facebbook, un twitter account e ha anche uno studio a Firenze in cui lui lavora – un posto anche dove la polizia può trovarlo per dargli le multe! L’ultimo giorno a Firenze ho scoperto lo studio di Clet, situato nella zona sotto la basilica di San Miniato. Purtroppo quando sono arrivata al negozio era chiuso, ma avevo l’opportunità di scrutare attraverso la vetrina per osservare il nido dove le idee dell’artista sono realizzati.
Secondo me, l’arte di Clet è molto divertente e geniale. Qual’è sarebbe la vostra opinione? Come leggete questi segni stradali – è l’arte o no? È una distruzione di proprietà o una trasformazione di un segno stradale a qualcosa più intellettuale e elevato?
Io ho sempre detto che le persone disperate hanno bisogno di cercare di sfogarsi in modo pacifico e creativo invece di sparare agli innocenti come è accaduto ieri mattina.
Sono d’accordo è una forma d’arte che sia molto accessibile. Si pensa e se è piaciuto si ride. Sono ordinati e efficaci.
Quando si vede gli scarabocchi (i graffiti) sui muri e sui vari modi di trasporti si senti tristi e arrabbiato con “l’artista” e la deturpazione che loro hanno fatto.. Sono grossi (spesso), difficili da rimuovere e non mostrano individualità.
Mi piace molto l’arte di Clet … è creativo e originale e non troppo invadente .. non c’è mai abbastanza dell’arte nel mondo ..