Clet – L’artista di strada fiorentino: Graffiti o Arte?
Clet – The Florentine Street Artist: Graffiti or Art?
Camminando per Firenze
Strolling Through Florence
Camminando per le strade di Firenze, non si può fare a meno di notare l’afflusso di graffiti che copre antichi ponti e palazzi principeschi. Tra le scritte giganti, troviamo epiteti che condannano il governo, messaggi d’amore, e dichiarazioni come: “Oggi ti amo… ti giuro!”
Walking through the streets of Florence, it’s impossible not to notice the graffiti covering ancient bridges and palatial buildings. Among the giant writings, you’ll find epithets condemning the government, love notes, and declarations like, “Today I love you… I swear!”
Un nuovo tipo di arte di strada
A New Kind of Street Art
Durante una recente visita, mi sono imbattuta in una nuova forma affascinante di arte urbana a Firenze: l’immaginativa e creativa trasformazione dei comuni segnali stradali. Un audace artista “contro-cultura” prende questi indicatori quotidiani di regolamentazione e li trasforma in opere d’arte sorprendenti che sfidano le prospettive convenzionali. Le sue interpretazioni ci invitano a fermarci, riflettere e osservare il mondo familiare che ci circonda con occhi nuovi e un rinnovato senso di curiosità.
During a recent visit, I came across a fascinating new form of urban art in Florence: the imaginative and creative transformation of ordinary street signs. A bold “counter-culture” artist takes these everyday markers of regulation and reshapes them into striking works of art that challenge conventional perspectives. His interventions invite us to pause, reflect, and see the familiar world around us with fresh eyes and a renewed sense of curiosity.
La città come tela
The City as a Canvas
La città è diventata la sua tela, un terreno di gioco per la creatività e l’espressione. I classici segnali di “divieto d’accesso”, con i loro audaci cerchi rossi e le barre bianche, vengono ingegnosamente trasformati in opere d’arte surreali e stimolanti. Aggiungendo adesivi accuratamente realizzati e figure stilizzate, l’artista reimmagina questi segnali ordinari come qualcosa di straordinario. Lavorando discretamente sotto il velo della notte, applica le sue creazioni con precisione, rimodellando sottilmente il linguaggio visivo del paesaggio urbano.
The city has become his canvas, a playground for creativity and expression. Classic “no entry” signs, with their bold red circles and stark white bars, are ingeniously transformed into surreal and thought-provoking works of art. By adding carefully crafted stickers and stylized figures, the artist reimagines these ordinary signs as something extraordinary. Working discreetly under the cover of night, he applies his creations with precision, subtly reshaping the visual language of the cityscape.
Chi è Clet?
Who is Clet?
Dopo un po’ di indagini, ho scoperto che l’artista si chiama Clet Abraham, un francese di 43 anni che vive in Italia da 20 anni. Non è un “supereroe notturno,” ma un artista conosciuto, con uno studio a Firenze, dove realizza le sue idee.
After some investigation, I found out the artist’s name is Clet Abraham, a 43-year-old Frenchman who has lived in Italy for 20 years. He’s not a “nighttime superhero,” but a well-known artist with a studio in Florence, where he brings his ideas to life.
La notorietà di Clet
Clet’s Fame
Clet ha guadagnato una notevole fama, con articoli su di lui pubblicati su La Repubblica, una presenza attiva sui social media attraverso la sua pagina Facebook e il suo account Twitter, e uno studio situato vicino alla Basilica di San Miniato. Nonostante sia ben conosciuto dalla polizia—che gli ha emesso multe e monitorato le sue attività—questo non lo ha mai scoraggiato dal continuare a creare. La sua determinazione nel superare i confini artistici rimane incrollabile, rendendolo una figura sia celebrata che controversa a Firenze.
Clet has gained considerable fame, with articles about him featured in La Repubblica, an active presence on social media through his Facebook page and Twitter account, and a dedicated studio located near the Basilica of San Miniato. Despite being well-known to the police—who have issued fines and monitored his activities—this hasn’t deterred him from continuing to create. His determination to push artistic boundaries remains unwavering, making him both a celebrated and controversial figure in Florence.
Arte o vandalismo?
Art or Vandalism?
Secondo me, l’arte di Clet non è solo divertente e geniale, ma anche stimolante e sorprendentemente innovativa. Le sue opere sfidano le nozioni tradizionali degli spazi pubblici e del loro scopo, spingendo i confini e invitandoci a vedere il quotidiano sotto una luce nuova e giocosa. Ma sollevano anche domande importanti: cosa ne pensate? È veramente arte o sfocia nella distruzione della proprietà? Modificare i segnali stradali può essere considerato una trasformazione intellettuale o è semplicemente una moda passeggera destinata a perdere fascino col tempo?
In my opinion, Clet’s art is not only fun and brilliant but also thought-provoking and refreshingly innovative. His work challenges traditional notions of public spaces and their purpose, pushing boundaries and inviting us to see the mundane in a new, playful light. But it raises important questions: What do you think? Is it truly art, or does it verge on property destruction? Can altering street signs be considered an intellectual transformation, or is it simply a fleeting trend that might lose its charm over time?
Inoltre, un artista dovrebbe dare priorità al cambiamento dell’opinione pubblica attraverso la propria opera, anche se questo significa infrangere regole consolidate? Questa forma di ribellione è distruttiva o rappresenta un nuovo modo creativo di comunicare in un’epoca in cui i messaggi visivi dominano le nostre vite?
Moreover, should an artist prioritize changing public opinion through their work, even if it means breaking established rules? Is this kind of rebellion destructive, or does it offer a new, creative form of communication in an age where visual messages dominate our lives?
Dimmi il tuo!
Tell me what you think!
L’arte di Clet cammina su un filo sottile tra sfida e ispirazione. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Vedete le sue opere come una forma di arricchimento culturale o come un’intrusione nell’ordine pubblico? Fatemelo sapere nei commenti!
Clet’s art walks a fine line between defiance and inspiration. I’d love to hear your thoughts. Do you see his work as a form of cultural enrichment or an intrusion on public order? Let me know what you think in the comments!
Io ho sempre detto che le persone disperate hanno bisogno di cercare di sfogarsi in modo pacifico e creativo invece di sparare agli innocenti come è accaduto ieri mattina.
Sono d’accordo è una forma d’arte che sia molto accessibile. Si pensa e se è piaciuto si ride. Sono ordinati e efficaci.
Quando si vede gli scarabocchi (i graffiti) sui muri e sui vari modi di trasporti si senti tristi e arrabbiato con “l’artista” e la deturpazione che loro hanno fatto.. Sono grossi (spesso), difficili da rimuovere e non mostrano individualità.
Mi piace molto l’arte di Clet … è creativo e originale e non troppo invadente .. non c’è mai abbastanza dell’arte nel mondo ..