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Bella Ciao! Le Donne Partigiane Che Hanno Cambiato La Storia

Bella Ciao! The Women Partisans Who Changed History

Le partigiane in prima linea
Women Partisans on the Front Line

L’altro giorno, mentre ascoltavo la radio Emiliano-Romagnola, ho sentito la canzone Bella ciao all’inizio di un’intervista con due registe italiane, Alessia Proietti e Giuditta Pellegrini. Parlavano del loro nuovo documentario, Le Bandite, che racconta la storia di sei partigiane durante la Seconda Guerra Mondiale.

The other day, while listening to the Emiliano-Romagnola radio station, I heard the song Bella ciao at the start of an interview with two Italian directors, Alessia Proietti and Giuditta Pellegrini. They were discussing their new documentary, Le Bandite, which tells the story of six women partisans during World War II.

Non solo madri e spose: il ruolo delle partigiane
Not Just Mothers and Wives: The Role of Women Partisans

Secondo le registe, questo momento storico è stato cruciale non solo per la liberazione dal nazifascismo, ma anche per il cambiamento sociale. Le donne iniziarono a uscire dai ruoli tradizionali di madri, casalinghe e spose, per diventare bandite, clandestine e partigiane. Attraverso le interviste a queste donne ribelli, il documentario racconta la loro lotta per l’emancipazione femminile.

According to the directors, this historical moment was pivotal not only for liberation from Nazism and Fascism but also for social change. Women began to step out of their traditional roles as mothers, housewives, and wives to become rebels, clandestine fighters, and partisans. Through interviews with these rebellious women, the documentary narrates their fight for women’s emancipation.

Armi in mano e cuori coraggiosi
Weapons in Hand and Courageous Hearts

“Le donne non furono solo assistenti, cuoche o infermiere,” dichiarano le registe. “Molte di loro furono guerrigliere, pronte a combattere per la liberazione. L’obiettivo del nostro lavoro è recuperare una parte della memoria storica spesso dimenticata e contestualizzarla per il presente, affinché sia d’ispirazione per il futuro politico e sociale.”

“Women were not just assistants, cooks, or nurses,” the directors declare. “Many of them were guerrilla fighters, ready to take up arms for liberation. The goal of our work is to recover a part of historical memory often forgotten and contextualize it for the present, so it can inspire future political and social renewal.”

Relazioni che hanno cambiato il cameratismo
Transforming Brotherhood into Respect

Non solo le donne cambiarono, ma anche i giovani uomini che combattevano al loro fianco. Vivere insieme nei gruppi partigiani creò nuove relazioni basate sul rispetto, l’amicizia e la tenerezza. Per molte donne, scegliere di unirsi ai partigiani significava avere un carattere deciso e, spesso, rompere con le proprie famiglie. Per approfondire l’argomento, vi consiglio il libro La resistenza taciuta.

Not only did women change, but so did the young men fighting alongside them. Living together in partisan groups forged new relationships based on respect, friendship, and tenderness. For many women, choosing to join the partisans required extraordinary determination and often meant breaking ties with their families. To learn more about this topic, I recommend the book La resistenza taciuta.

Bella ciao: una canzone, una rivoluzione
Bella Ciao: A Song, A Revolution

Ascoltando Bella ciao cantata da Milva, ho voluto approfondire il significato di questa canzone. È un canto popolare nato tra i simpatizzanti del movimento partigiano italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Combattenti contro fascisti e nazisti, questi ribelli trovarono nella canzone un simbolo della loro lotta.

Hearing Bella ciao sung by Milva inspired me to dig deeper into the meaning of the song. It is a folk song born among supporters of the Italian partisan movement during World War II. Fighting against fascists and Nazis, these rebels found in the song a symbol of their struggle.

Milva canta — Bella Ciao (con parole)

Dalle mondine ai movimenti globali
From Rice Workers to Global Movements

La diffusione di Bella ciao durante la Resistenza fu documentata principalmente in Emilia, tra l’Appennino bolognese e la Repubblica partigiana di Montefiorino. La melodia risale a un canto delle mondine padane dell’Ottocento. Oggi, Bella ciao è un inno globale della Resistenza, adottato da movimenti di liberazione in tutto il mondo.
The spread of Bella ciao during the Resistance was documented mainly in Emilia, between the Bolognese Apennines and the Montefiorino Partisan Republic. Its melody traces back to a 19th-century song of the rice-field workers in the Po Valley. Today, Bella ciao is a global anthem of resistance, embraced by liberation movements worldwide.

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11 Comments

  1. Anche a me piace molto la versione “alcolica” di Manu Chao…

    I’d love to guest post here, Melissa. Sarebbe davvero un piacere ed un onore per me.

    Evviva la resistenza.

  2. Ciao bella Melissa,
    these are the lyrics to the song by Milva (which is actually the “Bella ciao delle mondine”:

    Alla mattina appena alzata
    o bella ciao bella ciao
    bella ciao ciao ciao
    alla mattina appena alzata
    in risaia mi tocca andar
    un duro lavoro mi tocca far

    e tra gli insetti e le zanzare
    o bella ciao bella ciao
    bella ciao ciao ciao

    il capo in piedi col suo bastone
    o bella ciao bella ciao
    bella ciao ciao ciao
    il capo in piedi col suo bastone
    e noi curve a lavorar.

    O mamma mia o che tormento
    o bella ciao bella ciao
    bella ciao ciao ciao
    o mamma mia o che tormento
    io ti invoco ogni doman.

    Ma verrà un giorno che tutte quante
    o bella ciao bella ciao
    bella ciao ciao ciao
    verrà un giorno che tutte quante
    lavoreremo in libertà.

    More info here: http://www.ritosimbolico.net/studi2/canti/13.html

    Jodina of http://www.ItalianoWithJodina.com

    1. Ciao Jodina! Sei grande! Grazie per il testo che corrisponde alla canzone di Milva. Sapevo che il testo che ho messo su blog non era lo stesso. L’ho cercato dappertutto per la sua versione inutilmente e alla fine ho usato la versione tradizionale.

  3. Ciao Melissa,
    mi chiamo Saro e sono uno studente di cinema, sto costruendo un progetto audiovisivo sul periodo bellico e il suo stile di vita e mi interesserebbero un paio di foto, mi daresti il consenso per un loro utilizzo a tal fine?
    Grazie

  4. Grande Milva, grandissima!
    Non sapevo che le donne avessero fornito un così grande contributo alla straordinaria lotta partigiana e per questo ti ringrazio.
    Comunque, in un certo senso quel contributo non mi stupisce, perchè da libro di Roberto Battaglia e Giseppe Garritano “Breve storia della Resistenza italiana”, risulta che appunto la Resistenza non fu “solo” un fatto militare… benchè eroico, dato che i partigiani combattevano contro uno degli eserciti più forti e spietati del mondo.
    No, essa fu anche un elevatissimo fatto morale, sociale e culturale
    Ecco perchè, in quadro come quello, le donne italiane del tempo vollero e poterono rompere la gabbia dei pregiudizi in cui il fascismo aveva voluto rinchiuderle.
    E stiamo attenti, perchè anche oggi sono possibili nuovi fascismi, magari camuffati; per es. attraverso le speculazioni finanziarie, i tagli allo stato sociale, il controllo dell’informazione ecc.
    Stiamo attenti, perchè anche oggi le donne sono vittime di violenze, pregiudizi e schiavitù… magari come quelle che le/vi vorrebbero ridurre al discutibile rango di geishe o oche giulive.
    Onore quindi alle partigiane che si sono immolate per la nostra libertà… che dobbiamo continuare a custodire.
    Un caro saluto e scusa il commento fiume!

    1. Ciao Riccardo! Grazie per il tuo commento intelligente e perspicace. Mi piacerebbe leggere il libro di Roberto Battaglia. La Resistenza è un argomento che mi interessa molto e vorrei sapere più. Sono contenta che mi abbia anche trovato su facebook. (mi piace anche i commenti lunghi come fiume! 😉

  5. ciao ringrazio infinitamente per questo articolo. E’ bene tenere sempre viva la memoria di quello che sono stati il fascismo, il nazismo: uno scempio, una vergogna per tutta l’umanità. Per le donne che questa lotta l’hanno fatta in prima persona, rischiando la vita in prima linea la cosa più importante è che se ne continui a parlare, che non si perda mai la memoria e si tenga alta l’attenzione e pronta la reazione, ora e sempre resistenza!!

    ‘bella ciao’ dei 21 love hotel è la mia versione preferita 😉

    https://www.youtube.com/watch?v=O-8wLzCmD0A