Recentemente è venuto a trovarmi il mio amico Daniele Palermo dalla Sicilia. Grazie ai lettori del blog, lo scorso dicembre l’ho aiutato a trovare una famiglia fantastica qui negli Stati Uniti con cui poteva fare uno scambio culturale. Negli ultimi tre mesi, ha vissuto a Denver per sapere più del nostro Paese e come vivono gli americani.

Last week my friend Danielle Palermo from Sicilia came to visit me. Thanks to readers of the Studentessa Matta blog, last December I helped him to find a family here in the US with whom he could have a cultural exchange. For the past three months, he’s been in living in Denver, learning more about our country and how Americans live.

Photo Credit: Studentessa Matta

Prima di tornare in Italia tra qualche settimana, Daniele sta esplorando un po’ di America. Voleva anche vedere San Francisco, quindi naturalmente, l’ho invitato a venire a trovarmi qui in California per una settimana.

Now Daniele is exploring a bit of America before he returns to Italy in a few weeks. He wanted to visit San Francisco, so of course, I invited him to stay with me for a while.

Photo Credit: Studentessa Matta

Il nostro ultimo giorno insieme, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e cucinare un pasto italiano insieme. Non solo un pasto italiano però — come Daniele mi ha corretto — ma un pasto siciliano! Lui ha deciso di prepararmi le Arancine e gli Sfingi.

Our last day together, we decided to roll up our sleeves and cook an Italian meal together. Not just an Italian dinner, however, as Daniele corrected me — a Sicilian meal! He decided to prepare for me Arancine and Sfingi for dessert.

Photo Credit: Studentessa Matta

Prima per organizzarci, abbiamo cercato nel mio mercato Americano gli ingredienti giusti ed è stato necessario sostituire alcune cose, come zaffarano e farina 00, ma i risultati finali erano ottimi. Dopo un po’ di prove ed errori — dopo aver fatto crescere la pasta con successo e dopo aver riscaldato abbastanza l’olio  — siamo stati in grado di preparare con successo un pasto con Arancine e Sfingi.

First, to get ready, we scoured our American market looking for the right ingredients and had to substitute a few things, like Saffron and Farina 00, but the results came out great. With a little trial and error — after we got the dough to rise and the oil hot enough —  were able to successfully prepare a meal of Arancine and the Sfingi.

Photo Credit: Studentessa Matta

Ci vuole molto tempo per preparare un vero pasto italiano da zero — quattro ore per essere precisi. Ma abbiamo riso e abbiamo parlato in italiano per tutto il tempo. Alla fine, ci siamo goduti un pasto delizioso condito con un buon vino californiano.

It takes a long time to prepare an authentic Italian meal from scratch — 4 hours to be exact. But we laughed and talked the entire time, and at the end, we enjoyed a delicious dinner together topped off with an excellent California wine. 

Photo Credit: Studentessa Matta

Sono così felice che Daniele sia venuto a trovarmi qui in California e non vedo l’ora di andare a trovarlo presto in Sicilia.

I’m so glad Daniele came for a visit, and I look forward to visiting him in Sicilia soon. 

Photo Credit: Studentessa Matta

Qui sotto sono scritti gli ingredienti per le prelibatezze siciliane che abbiamo preparato. Potete seguire il video per vedere tutti i passi e come abbiamo preparato le Arancine e gli Sfingi – e potete imparare anche un po’ di Italiano.

Here are the ingredients for the meal we prepared. You can follow along in the video to see how we made Arancine and Sfingi — and learn a little Italian too.

Arancine Siciliane

Riso

Zafferano

Formaggio (Grana)

Mozzarella

Ragù (tirtato, cipolla, salsa, corote, piselli)

Salsiccia / Funghi

Olio Sale

Pangrattato

Sfingi Siciliani

Patate

Latte

Uova

Sale

Farina 00

Zucchero

Olio

Lievito (Italiano: Paneangeli)

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One Comment

  1. Una bella presentazione ma pare che il pasto l’abbiate preparato nella tua lussuosa cucina. Per essere veramente autentiche, ricordo (dalla mia lontana infanzia) che queste preparazioni devono aver luogo nella seconda cucina, che ogni casa italo-americana gestiva giu in cantina, dove, durante le feste di San Giuseppe, i piccini di famiglia giravamo per leccare le cucchiaiate di pastella offerte dalle nostre anziiane.